!Xš‚‰

FESTA CINEMA ROMA - Lo Chiamavano Jeeg Robot


ABBIAMO INCONTRATO IL REGISTA E GLI ATTORI DEL FILM ITALIANO CHE HA ENTUSIASMATO LA STAMPA ALLA FESTA DEL CINEMA DI ROMA.


FESTA CINEMA ROMA - Lo Chiamavano Jeeg Robot
Luca Marinelli nel film di Gabriele Mainetti
Da dove viene l’idea di Lo Chiamavano Jeeg Robot?

"L’idea originale è di Nicola Guaglianone" dice il regista Gabriele Mainetti "e sin dallo sviluppo del soggetto ho spinto con i produttori per realizzare il film. Poi ho deciso di fare da solo e grazie al contributo di Rai Cinema sono riuscito a sviluppare la sceneggiatura. L’ispirazione è venuta certo dai supereroi americani, ma noi abbiamo voluto rispondere all’italiana, certo con un certo rischio perché potevamo cadere nell’imitazione. E allora ci siamo protetti da questo creando personaggi molto forti e caratterizzati".

Come hai scelto gli attori? Claudio Santamaria era il tuo Jeeg sin dall’inizio?

"Onestamente no. Il cast si è creato via via, li ho cercati a lungo fino ad avere il meglio che volevo. Claudio lo conosco da 20 anni e per il film è ingrassato fino a toccare i 100 chili".

Claudio Santamaria, perché hai scelto di fare questo film molto particolare?

"La sceneggiatura era stupenda e quando l’ho letta ho capito che era un grandissima possibilità per fare qualcosa di nuovo. Conoscendo Gabriele e il suo gusto cinematografico ho pensato “facciamo un film che spacca”.

Come hai costruito il personaggio?

"Ho lavorato sul carattere di Enzo, un personaggio che dice al massimo quattro parole, sempre in modo diretto. E poi ho pensato che in periferia si cresce con la corazza ed Enzo è così vive isolato dal mondo e non ha fiducia in nessuno".

Luca Marinelli, un cattivo molto ironico e che ama cantare i brani della Bertè e Anna Oxa

"Anch’io ho pensato che era una bellissima sceneggiatura, ma pensavo che sarebbe stato difficile realizzarla. Alla fine però Gabriele c’è riuscito".

Per Ilenia Pastorelli questo film è un debutto…

"Sì, è il mio primo film. Io ho fatto e insegnato danza classica e ho trovato con il cinema un’affinità che sentivo nella pancia. Un’emozione che rende simili queste due arti. Per il personaggio ho pensato a una bambina che attraverso il cartone animato si crea un mondo che non esiste, e vive lì… Gabriele mi ha dato fiducia dopo una lunga serie di provini".

"Lo chiamavano Jeeg Robot" uscirà in sala a marzo con Lucky Red.

17/10/2015, 15:59

Stefano Amadio