LOCARNO 68 - "Moj Brate - Mio fratello" in Cineasti del Presente
Presentatao in anteprima mondiale, nella sezione "Cineasti del presente" il film 
"Moj brate – Mio fratello" di Nazareno Manuel Nicoletti. Il regista attraversa e ripercorre i luoghi e il vissuto di uno dei suoi più intimi amici, l’antropologo, attore e clown 
Alberto Musacchio, morto suicida nel 2001. 
Dopo averlo diretto nel film “Il gioco delle ombre”, nel 1996 Stefano chiede ad Alberto di seguirlo in Bosnia dove insieme organizzeranno laboratori e spettacoli teatrali per bambini e adolescenti traumatizzati dalla guerra. Dopo  14 anni Stefano contatta amici, parenti, in un racconto che si estende nello spazio e nel tempo. Prima Roma, poi la Bosnia, infine il Canada, dove negli ultimi anni della sua vita Alberto insegnava e  studiava.  Andato  lì  come  ricercatore  di  antropologia  per  l’Università  dell’Alberta,  diventato  poi archeologo,  ha  lasciato  scritto  che  le  sue  ceneri  fossero  conservate  nella  terra  di  questa  natura meravigliosa, che tutti i giorni lui respirava e viveva per il suo lavoro. 
Storie di vite tranciate, tagliate, mai  pacificate. Domande  senza  risposta.  Senza  giudizi.  Resta  il dolore, semplicemente il dolore. Tutto sospeso.
Dichiara il regista: "Ho deciso, attraverso il mezzo filmico, di assumere lo scomodo e affascinante ruolo di narratore. È una vicenda che con i suoi sospesi, i suoi silenzi e le sue emozioni ci rende tutti partecipi circa le dinamiche che attengono al seduttivo quesito irrisolto del perché? In questa ricerca affannosa, mi sono posto come un osservatore discreto. Soggetto  non giudicante consapevole,  però,  che con la sua presenza produce ‘sguardo’ e azione.  Nella logica analitica del rivivere  il  già  fatto,  il  già  attraversato,  voglio  comunicare  ed  esprimere  la  mia  vicinanza  al  dato fenomenico: forse un “perché” c’è, ma nella sola misura in cui siamo noi a porlo come quesito. Prima non è che atto, accaduto, accidente. Con le implicazioni e i vuoti che un suicidio, o semplicemente la scomparsa di una persona cara, lascia in chi resta".
07/08/2015, 15:00 
Luca Corbellini