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E-BOLA - La Formazione al Cinema


Il film di Christian Marazziti costruito intorno all'idea di combattere un pericolo globale. Le vicende di un gruppo di medici tra la Sierra Leone e l'Italia


E-BOLA  - La Formazione al Cinema
Arriva sul grande schermo un nuovo cinema di informazione e formazione con un primo appuntamento destinato a quell’epidemia che ha messo in ginocchio tutta l’Africa e spaventato mezzo mondo: l’ebola.

”E-bola è il primo film educativo per la classe medica, un progetto di formazione che coinvolge gli attori che sono comunicatori per natura”, commenta Massimo Tortorella, presidente della Falcon Production, durante la tavola rotonda svolta a Roma al Ministero della Salute, alla presenta di Fabrizio Pulvirenti, paziente zero di Ebola, medico Emergency e Giuseppe Ippolito, Responsabile Scientifico dello Spallanzani.

Un film romanzato che affronta i contenuti con rigore scientifico tanto da avere un valore didattico, un’ottima soluzione per affrontare un tema come l’ebola, malattia molte volte fraintesa e protagonista di una mala informazione. Christian Marazziti al suo primo lungometraggio racconta il percorso del contagio attraverso la voce di sei ricercatori provenienti da diverse parti del mondo, uniti dalla passione per la ricerca e la voglia di combattere l’epidemia che si presenta proprio nel loro laboratorio.

Un’equipe che si divide tra la Sierra Leone, con Elliot Lacroix e la dott. Bianchi che contraggono il virus mentre salvano la vita di un bambino trovato in una grotta piena di pipistrelli, e Roma con i colleghi impegnati in laboratorio a sconfiggere il virus. Relazioni amorose e lotta contro il tempo si equilibrano in modo credibile grazie all’approccio altamente professionale e scientifico, dimostrando quanta forza sia necessaria per affrontare un nemico così ostico come quello di una malattia in continua mutazione.

Abbandonando i toni accademici, il realismo con cui vengono espresse le paure di questi giovani studiosi rivela quanto la ricerca e un equipe vincente diano valore e possibilità a una battaglia difficile come quella dell’ebola. Un film che affronta di petto la malattia con un finale amaro che però lascia subito spazio alla speranza, non a caso l’unico spirito che rimane nel vaso di Pandora.


Marta Leggio

16/07/2015, 09:31