Festival del Cinema Città di Spello e dei Borghi Umbri
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"Belluscone, una storia siciliana" alla Polveriera di Santa Apollonia


La Polveriera Spazio Comune (Complesso di Santa Apollonia, Via Santa Reparata, 12) presenta giovedì 28 maggio alle ore 20:30 "Belluscone – una storia siciliana", l’ultimo film-documentario di Franco Maresco, già autore di Cinico Tv, uno dei programmi più rivoluzionari e dissacranti nella storia della televisione italiana, reso popolare dalla Terza rete RAI di Andrea Guglielmi. Per l’occasione sarà presente Francesco Guttuso, aiuto regista, co-sceneggiatore e co-montatore del film, collaboratore stretto del regista siciliano sin dai tempi de Il ritorno di Cagliostro (ingresso a offerta libera).

Presentato all’ultima Mostra del Cinema di Venezia, come film di apertura, "Belluscone" si è aggiudicato il Premio Speciale della Giuria nella sezione Orizzonti. Recentemente il film è stato inserito nella ristretta rosa dei candidati al David di Donatello 2014-2015, l’equivalente italiano degli Oscar, nella sezione “Miglior documentario di lungometraggio”.

La trama. ll critico cinematografico Tatti Sanguineti arriva a Palermo per ricostruire le vicissitudini del film mai finito di Franco Maresco: Belluscone, una storia siciliana. Il film che avrebbe voluto raccontare il rapporto unico tra Berlusconi e la Sicilia, attraverso le disavventure di un impresario di cantanti neomelodici e organizzatore di feste di piazza palermitano, Ciccio Mira: imperterrito sostenitore di Berlusconi e nostalgico della mafia di un tempo. E dei cantanti Erik e Vittorio Ricciardi alla ricerca del successo che decidono di cantare insieme nelle piazze palermitane la canzone creata dal primo dal titolo “Vorrei conoscere Berlusconi”. 

Il film racconta la storia di tre fallimenti, quello politico ed umano di un Berlusconi ormai sul viale del tramonto; quello dello sfortunato e pasticcione Ciccio Mira radicato in una vecchia cultura dura a morire e infine quello artistico del regista, che sceglie di eclissarsi dopo aver capito l'inutilità dell'ennesima battaglia contro i mulini a vento della politica in un’Italia che nella cultura berlusconiana si è a lungo riconosciuta e probabilmente continua a riconoscersi.

27/05/2015, 11:56