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VISIONI ITALIANE 21 - Sei film hanno "aperto" la prima giornata


VISIONI ITALIANE 21 - Sei film hanno
N. Piovesan, A. Pescetta, M. Pernisa, M. Menegazzo, M. Antonecchia e M. Di Simone
Sono stati sei i documentari ad aprire la XXI edizione del festival Visioni Italiane, in concorso per le due categorie "Visioni Doc" e "Visioni Italiane".

In sala alcuni degli autori hanno incontrato il pubblico per presentare le loro opere: la prima sezione ha visto come partecipanti la coppia di registi Morgan Menegazzo e Mariachiara Pernisa, autori di "Merci de me répondre", e Marco Antonecchia, autore di "Igor", accompagnato dal montatore Matteo Di Simone.

Menegazzo e Pernisa spiegano come il titolo francese alluda “all'innesco della storia, che proviene direttamente dalla Francia. 'Merci de me répondre' non significa altro che 'grazie di rispondere', ed è una frase che si scrive in genere alla fine delle lettere. Il nostro lavoro non si concentra sulla singola persona che risponde ad una lettera, ma piuttosto a tutte quelle persone che incontriamo nel nostro percorso. Questo perché riteniamo che al giorno d'oggi sia diventato sempre più complicato dare la parola a qualcuno e ricevere da questa persona una risposta, un riscontro”.

Il secondo cortometraggio, "Igor", è invece un "piccolissimo documentario" – spiega il regista Antonecchia–, "uno spaccato reale di una vita semplice: quella di un uomo che è entrato in Italia illegalmente dall'Ucraina e qui si è creato una nuova vita, costruendo una famiglia. Con tutte le difficoltà che questo comporta".

La seconda sezione, "Visioni Italiane", rappresenta il cuore pulsante dell'intero concorso, e in questa prima giornata ha dato voce a quattro cortometraggi: "Ahlem (Sogni)" di Alessandra Pescetta, "Buon San Valentino" di Cristian Anania, "Deus in machina" di Nicola Piovesan e "Mathieu" di Massimiliano Camaiti.

Ad incontrare il pubblico erano presenti gli autori di "Ahlem" e "Deus in machina"; il primo corto, girato in Sicilia, racconta la storia di “due ragazze immigrate, entrambe in Italia da diversi anni, che stanno cercando l'integrazione e che quindi parlano dei loro sogni, di quello che vorrebbero trovare qui”. Il secondo corto è stato invece girato in Estonia, descritto dall'autore stesso come un progetto “abbastanza folle e visionario”. Protagonisti nel film, e seduti tra il pubblico, vi erano anche Daniele Ferretti e il bolognese Orfeo Orlando.

26/02/2015, 14:46