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Omaggio a Carlo Colnaghi al Torino Film Festival 32


Omaggio a Carlo Colnaghi al Torino Film Festival 32
Al Torino Film Festival sarà presentato Il viaggio di Carlo (Italia, 32’, 2014) di Daniele Segre prodotto dalla società I Cammelli, un film dedicato all'attore Carlo Colnaghi a quindici anni dalla sua scomparsa, avvenuta a Torino il 12 luglio 1999.

L'incontro di Segre e Colnaghi ha prodotto il video Tempo di riposo (1991) e il lungometraggio Manila Paloma Blanca (1992), invitato lo stesso anno alla Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia. E proprio quel viaggio in treno di Colnaghi verso Venezia è lo spunto per Il viaggio di Carlo che racconta l'uomo e l'attore attraverso il percorso personale e artistico intrapreso con il regista alcuni anni prima.

Ricorda il regista: “Ho avuto occasione di conoscere Colnaghi quando Testadura fu presentato a Venezia nel 1983 e da allora è iniziato un vero rapporto di collaborazione e di vita. Colnaghi viveva con grande fatica e dolore, ex attore, utente dei servizi psichiatrici, mi si presentò per tornare a recitare. Dopo ho conosciuto la sua vera storia e si è creato un legame molto importante e forte, che mi ha permesso di attivare con lui un lavoro di rieducazione alle capacità attoriali, anche grazie al prezioso supporto del suo psichiatra Luciano Sorrentino. Il primo approdo è stato il video Tempo di riposo (1991), nel quale ho verificato le sue reali condizioni riferite alla capacità di rimettersi in gioco come attore: nell’impianto narrativo il rapporto tra finzione e realtà è estremamente ambiguo, tanto che gli faccio recitare Shakespeare, Pinter e Büchner. Ebbi così la verifica che cercavo e la conferma che Colnaghi avesse ancora molto da dire, nel rispetto della particolarità della sua persona. Da questo buon esito è maturata la convinzione di costruire una storia di finzione che avesse al centro la vicenda di un ex attore con problemi psichiatrici che voleva tornare in scena. Abbiamo scritto una prima sceneggiatura che non era totalmente soddisfacente, così ho chiesto la collaborazione di Davide Ferrario con cui si è approdati a un copione più convincente, che ha avuto il finanziamento dal Ministero. Ho avuto come direttore della fotografia e operatore Luca Bigazzi, con cui ho avuto modo di collaborare sia per Provvisorio quasi d’amore sia per una serie di servizi per la RAI che avevamo fatto insieme e di apprezzare il suo talento straordinario grazie a cui siamo riusciti ad approdare al risultato di Manila Paloma Blanca, un film molto importante per me come esperienza di vita – nel senso che grazie a quel film Colnaghi è veramente rinato – e artistica: dopo Manila Paloma Blanca ha avuto nuove proposte e ha girato altri due film come protagonista, mentre il film ha vinto a Venezia il Premio Giuliani di Negri, a Istanbul il Tulipano d’Oro e a New York il NICE. La storia vera di Colnaghi è stata ispiratrice, così come il lavoro e la collaborazione degli altri attori: Lou Castel, Alessandra Comerio, Laura Panti, Marco Paolini, Eugenio Allegri”.

14/11/2014, 08:49