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MADE OF LIMESTONE - Scelto da Roberto Saviano...


"Stare o andare via?" La domanda nel documentario di Andrea e Marco Nasuto.


MADE OF LIMESTONE - Scelto da Roberto Saviano...
"Mi incuriosisce, lo guardo: è bellissimo" - Roberto Saviano.

Così commenta lo scrittore di "Gomorra" il documentario "Made of Limestone - Run Away or Stay In The Place Where We Were Born" realizzato da Andrea e Marco Nasuto, due ragazzi del Gargano che hanno raccontato con passione totale la loro terra, nel bello e nel brutto.

L’inizio è fulminante; i due registi ci fanno capire subito che il loro film se lo sono prodotti da soli; cercano la telecamera, i microfoni, si fanno prestare ciò che è necessario alla realizzazione di un inchiesta, trovano un auto e cominciano la loro avventura . La questione e la cosiddetta “sinossi” sono semplici, la domanda è una sola; “Stare o andare via?”  da qui il sotto titolo  I due Nasuto, mischiano le lingue nel loro documentario. Mezzo girato in italiano e mezzo in inglese, funziona molto bene e viaggia spedito con un buon ritmo. A spasso tra Manfredonia e a giro per il Gargano, “Made of Limestone” è un film corale a episodi, e da un punto di vista sui giovani che sono rimasti volenti o nolenti nella loro terra. Il futuro in questa parte di Sud Italia è un utopia vera e propia, nessuno scende giù in quella terra, se non d’estate e solo per visitarne le coste. L’ultimo film girato nel Gargano è “Il sole scotta a Cipro” con Dirk Bogarde, nel quale i paesaggi rocciosi di Manfredonia e dintorni avrebbero dovuto rappresentare le isole sperdute della Grecia. Il Monte Saraceno scruta dall’alto tutto il territorio dove si corre a perdifiato e si guarda l’immenso territorio che si estende in basso, per cercare un'unica domanda preziosa: “Che cosa sarò io nella vita? Quaggiù?”. C’è pure il "disastro" di Manfredonia che ha portato via lavoro, uomini e famiglie e ancora oggi se ne vedono i segni. Mentre la disoccupazione è al 44%, un gruppetto di artisti del teatro cercano di sognare una scena e delle storie che possano un giorno farli volare via da quel paradiso, che è però anche una trappola per chi ci vive.

Bella l’intervista a Don Alessandro che cerca di fare socialità in mezzo ad un deserto di palazzi mal costruiti ed edificati in maniera sproporzionata alle reali necessità della popolazione. E’ quasi un missionario in casa, ma ci crede e continua a lottare duramente per il suo scopo. Poi ci sono i B- boy che sognano l’America e le strade di New York negli spazi angusti del loro paese. Bella la parte dei ricordi di famiglia, del padre dei registi che racconta del nonno andato in Venezuela per cercare fortuna. I filmati di epoca, amatoriali di famiglia raccontano quel momento magico ma anche doloroso per il nostro paese. Per il musicista invece il suono che caratterizza Manfredonia è il rumore del legno degli zoccoli che strascica sull’asfalto, una sonorità che gli ricorda i dopo pranzi passati con la madre nella calura estiva.

Sì, ha ragione Saviano: "Made of Limestone" è un bel film, poetico, ben fatto e molto appassionato. Questo documentario andrebbe non solo visto ma anche distribuito e diffuso di più

16/09/2014, 14:18

Duccio Ricciardelli