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LOCARNO 67 - "Love Island", dove ogni rapporto è possibile


Arriva a Locarno il nuovo film di Jasmila Zbanic, autrice di una commedia disinibita, allegra e colorata incentrata sulla sessualità e la fedeltà sentimentale.


LOCARNO 67 -
"Love Island" di Jasmila Zbanic, Orso d’oro a Berlino nel 2006 per "Gabrivica", è una commedia disinibita, allegra e colorata che potrebbe ribattezzarsi "Saffo Island".

Un film che in un certo modo rappresenta lo specchio dei tempi per quel che riguarda la sessualità e la fedeltà sentimentale. Il lungometraggio evidenzia, nella panoramica dei personaggi che filma con attenzione, quello che è l’atteggiamento quasi comune dei vacanzieri di villaggi turistici dove gli ospiti hanno il desiderio di apparire e la voglia di libertà assoluta in tutti i campi per dimenticare il peso del quotidiano.

Un’espressione che torna diverse volte nei dialoghi è “tutto compreso”. Sì, tutto compreso non solo il mare, il sole, le bellezze naturali ma anche avventure e permissività sessuale. La regista di Sarajevo parlando del suo film dichiara: "Nella mia anima e nel mio cinema non c’è solo il dramma, come visto fin ora, ma anche la commedia, l’amore, la libertà."

Protagonisti di questa fantasmagoria di colori, luci, musica, divertimento e episodi che una volta si definivano scabrosi, sono i due componenti di una coppia: lei, Liliane, incinta fino agli occhi, (Ariane Labed molto espressiva) lui, Grebo (Ermin Bravo) fusto e macho, vanitoso come un pavone e l’altra, Flora (Ada Condeescu) bellezza rigogliosa che anni prima ha avuto una relazione più che platonica con Liliane.

Inizialmente le due bellezze femminili si evitano e si ignorano nel turbinio delle feste. Nel suo inconscio di seduttore da strapazzo il bel Grebo è il primo che avverte il pericolo della bella Flora animatrice del villaggio della felicità per il suo ménage a due. Però l’attrazione è forte e Il triangolo amoroso da scandalo si ricompone. A dirigere le operazioni sono le due leggiadre donzelle che ritrovano i loro rapporto “saffico”. La vicenda sfocia in rapporti non solo a tre, ma quasi a quattro per la presenza non richiesta del cantante del gruppo di animazione.

Le peripezie a getto continuo di questo film movimentato, umoristico e divertente, ma che disorienta toccano l’apice dell’umorismo e del parossismo nella scena pirotecnica finale quando, la quasi puerpera Liliane, sempre più scatenata anche sessualmente, dà alla luce la piccola tanto attesa e voluta Dina sulla pista di ballo.

Per lei ci si chiede quale sarà il suo futuro sentimentale ? Sarà fatto di rapporti a due, a tre oppure a quattro ? Tutte le risposte sono oggi possibili in una società in continua evoluzione sul concetto di inibizione. Un’attendibile risposta ce la dà la stessa regista: "Lo sceneggiatore Aleksandar Hemon ed io volevamo lavorare insieme da tempo, e sapevamo dall’inizio di non voler girare un dramma. Abbiamo scelto di concentrarci su una coppia che unisce diverse culture per parlare dell’essenza della famiglia e mettere in discussione la sua impostazione tradizionale."

"Love Island", presentato in Piazza Grande ha conosciuto molti consensi applausi, ma anche ha lasciato spettatori perplessi sul futuro della famiglia in un prossimo domani.

10/08/2014, 19:30

Augusto Orsi