Fondazione Fare Cinema
!Xš‚ť‰

FESTIVAL DI LOCARNO - In concorso "Perfidia" di Angius


Tra gli italiani anche "La creazione di significato" di Rapisarda Casanova, "La baracca" di De Feo e Di Corato e "San Siro" di Ancarani.


FESTIVAL DI LOCARNO - In concorso
Solo un film italiano in concorso, ma molta Italia c’é nelle altre sezioni del Festival di Locarno la cui 67° edizione, diretta per il secondo anno consecutivo dal valdostano Carlo Chatrian, si svolge dal 6 al 16 agosto.

La pellicola italiana in competizione per il Pardo D’Oro č "Perfidia" di Bonifacio Angius, regista sassarese piuttosto sconosciuto ma su cui Chatrian ha voluto scommettere convinto del suo talento. Girata in Sardegna e con scarse risorse, la storia dolorosa che porta sullo schermo Angius č quella di un anziano padre (Mario Olivieri) e un figlio (Stefano Deffenu) i quali provano a riavvicinarsi quando ormai tutto tra loro sembra perduto.

Un’opera che tocca senza calligrafismi il problema della disoccupazione, il desiderio di normalitŕ, il vuoto e le attese del quotidiano. Nella sezione “Cineasti del presente”, l’equivalente della vetrina “Un certain regard” di Cannes e “Orizzonti” di Venezia, Carlo Chatrian propone al pubblico della splendida ed accogliente cittŕ ticinese "La creazione di significato", un lavoro tra documentario e fiction del regista di origini siciliane (ma da anni vive in Canada) Simone Rapisarda Casanova, mentre nella sezione dei cortometraggi “I Pardi di domani” troviamo "La baracca" di Alessandro De Feo e Federico Di Corato e "San Siro" di Yuri Ancarani.

Nello spazio dedicato ai grandi maestri del cinema, tra Jean Luc Godard, Jean Marie Straub ed altri nomi illustri, si č intrufolato Gianfranco Pannone, documentarista di altissimo profilo che presenta "Sul Vulcano", quasi un’inchiesta (ma niente a che fare con lo stile televisivo che conosciamo) sulle popolazioni che vivono a ridosso del Vesuvio.

Ma la chicca tricolore al Locarno 2014 sarŕ la retrospettiva sulla Titanus, la famosa casa di produzione della famiglia Lombardo fondata nel 1904, equivalente dai noi delle statunitense Metro Goldwyn Mayer e 20th Century Fox che ci ha consegnato nei decenni passati titoli ormai scolpiti nella storia della settima arte. Tra le decine di pellicole della retrospettiva, curata dagli storici del cinema Roberto Turigliatto e Sergio M Germani, “Banditi a Orgosolo” di Vittorio De Seta, “I giorni contati” di Elio Petri, “La prima notte di quiete” di Valerio Zurlini, “Il sole negli occhi” di Antonio Pietrangeli, “Il bidone” di Federico Fellini, “Il demonio” di Brunello Rondi, “L’uccello dalle piume di cristallo” di Dario Argento (il maestro del horror presenterŕ una serie di corti mai visti prima fuori dall’Italia) e “Il gattopardo” di Luchino Visconti che rischiň di portare al fallimento l’azienda dei Lombardo.

Guardare all’universo Titanus – ha sostenuto il direttore Chatrian – č gettare uno sguardo a quel laboratorio dove il cinema popolare e quello d’autore si confondono e si nutrono vicendevolmente. L’idea di spettacolo Titanus č stato pure specchio di un’Italia la cui identitŕ č frutto di un continuo processo di ricostruzione, pensato a partire da linee di frattura che non vengono mai camuffate, Un’Italia capace anche di proiettarsi oltre i suoi confini e pensare a collaborazioni ambiziose con le major americane o con altre societŕ di produzione francesi”.

31/07/2014, 15:07

Mimmo Mastrangelo