!Xš‚‰

"Casa Nostra" alla serata a sostegno del
Comitato Popolare di Lotta per la Casa


Il 27 aprile 2014 al Teatro Valle Occupato di Roma si tiene una serata a sostegno del Comitato Popolare di Lotta per la Casa per fronteggiare le spese legali dovute all’inchiesta giudiziaria che lo ha travolto. Il programma della serata prevede un aperitivo alle ore 20.30, prosegue alle ore 21 con la proiezione, in anteprima romana, del documentario "CASA NOSTRA" di Livia Parisi e Lucilla Castellano (ITA, 2014, 56'), in concorso al recente Bari International Film Festival 2014; a seguire, incontro con la regista Livia Parisi, Arturo Salerni, il Comitato Popolare di Lotta per la Casa, Massimo Pasquini, Sandro Medici, Fiorenza Menni e Andrea Mochi Sismondi.

Oggi sul Comitato Popolare di Lotta per la Casa pende un’inchiesta giudiziaria per associazione a delinquere ed estorsione che vede 40 inquisiti e il sequestro del centro socio culturale Angelo Mai Altrove Occupato, anch’esso finito nell’inchiesta. A seguito di ciò, le famiglie delle occupazioni abitative di Via delle Acacie 56 saranno spostate nei residence, mentre per quelle della Ex Hertz di via Tuscolana, il futuro è incerto ma non migliore. Un duro colpo politico, prima che giudiziario, a chi si è battuto contro la speculazione immobiliare che ha divorato Roma, tentando di offrire una risposta diversa.

Il documentario “Casa Nostra” racconta la storia di un gruppo di persone, famiglie immigrate e italiane, giovani e meno giovani che, trovandosi senza casa, decidono di auto-organizzarsi dando vita al progetto dell’autocostruzione, che si rivelerà tra i più discussi mai realizzati prima.

La regista Livia Parisi ha seguito per tre anni il Comitato di Lotta per la Casa, notte e giorno, dalle feste ai dibattiti, dai momenti privati a quelli di lotta, raccontando uno spaccato di realtà politico sociale nel dramma della precarietà abitativa. Era una scuola abbandonata da quattro anni lo stabile di Via Tuscolana della scuola Hertz su cui il Comitato Popolare di Lotta per la Casa ha investito energie per far sì che all’interno di quella struttura si realizzassero 20 appartamenti con interventi strutturali imponenti e indispensabili. Il primo esperimento di autocostruzione autofinanziata nato con lo spirito di rispondere alla necessità abitativa e contrastare il crescente utilizzo dei residence abitativi utilizzati dalle amministrazioni per far fronte a quella che chiamano emergenza. Non un soldo speso dall’amministrazione pubblica, non un soldo regalato ai costruttori ma fatica e lavoro, cento euro mensili per costruire quella che sarebbe dovuta essere la risposta dal basso alle politiche abitative di Roma.

24/04/2014, 15:38