Festival del Cinema Città di Spello e dei Borghi Umbri
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Torna nei Cinema d’essai del Veneto la
terza edizione del Veneto Film Tour


Torna nei Cinema d’essai del Veneto la terza edizione del Veneto Film Tour
Dal 2 aprile al 13 maggio 2014 il cinema d’autore torna protagonista in Veneto con la rassegna Veneto Film Tour. Nove film per sedici serate di proiezioni, alla presenza dei registi, nei cinema d’Essai di Padova, Este, Vicenza, Verona, Venezia, Rovigo, Belluno e Treviso.

La rassegna arriva nel 2014 alla sua terza edizione e si pone l’obiettivo di promuovere e distribuire opere cinematografiche realizzate da autori veneti, prodotte da case di produzione venete o che abbiano un qualche legame stretto con il territorio regionale, ed è oggi un’occasione unica per vedere e riflettere sulla situazione artistica e produttiva del cinema veneto.

"La promozione della cultura cinematografica di qualità così come il sostegno alla produzione audiovisiva – spiega Marino Zorzato, Vice Presidente e Assessore alla Cultura della Regione Veneto- rappresentano i temi centrali delle politiche culturali della Giunta Regionale e con la rassegna Veneto Film Tour la Regione ha inteso assolvere a due importanti funzioni: promuovere la conoscenza del cinema d’autore e valorizzare gli autori e le case di produzione cinematografica del Veneto. Il lusinghiero riscontro di interesse che un pubblico soprattutto giovanile riserva alle iniziative proposte dalla Regione, conferma la validità di un progetto e, soprattutto, conferma la validità di una visione dello spettacolo come un’occasione per rispondere ad una crescente domanda di cultura dei cittadini veneti".

Sulla stessa linea Filippo Nalon, presidente della FICE Tre Venezie: "Il progetto di Veneto Film Tour- a cui la FICE Tre Venezie ha aderito fin da subito con entusiasmo – aumenta la convinzione, da un lato della necessità di offrire sempre maggiori occasioni di visione di “nuove” produzioni tecnicamente e qualitativamente rilevanti (spesso escluse dai normali circuiti distributivi), dall’altro della consapevolezza che le sale d’essai, che svolgono tutto l’anno un lavoro di profondità, nella proposta di cinema di qualità, rappresentano sempre più l’interlocutore naturale, nonché il luogo deputato per un pubblico appassionato e desideroso di farsi sorprendere da opere innovative".

Ad aprire la rassegna un evento speciale: la proiezione in anteprima di “Piccola Patria”, il film del padovano Alessandro Rossetto presentato con successo alla 70° Mostra del Cinema di Venezia. Un ritratto del Nord Est a tinte cupe, un’opera contraddistinta da un realismo crudo e da linguaggio fortemente autoriale, sempre più raro nel cinema italiano (mercoledi 2 aprile, ore 21.00, Multisala Astra, Padova).

La crisi, economica e sociale, è anche il soggetto scelto da un altro regista padovano, Stefano Collizzoli, che ne “Il pane a vita” racconta il difficile periodo della cassa integrazione di tre ex operaie di un cotonificio bergamasco.
Due i registi veneziani: Lorenzo Pezzano e Penelope Bortoluzzi. Il primo ha realizzato un inedito road movie alla ricerca di film perduti, “Sperduti nel buio”, che non racconta solo di viaggi e scoperte, ma della necessità di preservare la memoria del cinema e della vita che questa forma d’arte porta con sé. Anche nel film di Penelope Bortoluzzi la memoria è al centro del racconto: “La passione di Erto” ricostruisce la vicenda del Vajont attraverso i volti e le voci dei testimoni impegnati ancora oggi nella messa in scena della passione di Cristo.

Libri e nuvole”, del vicentino Pier Paolo Giarolo, porta gli spettatori in Perù, sulle strade impervie percorse dai libri e dai librai delle Biblioteche Rurali. Un viaggio per raccontare come il legame con la terra e con la conoscenza che ad essa è connessa, sia fondamentale per immaginare un futuro.

Mirko Artuso, regista e attore trevigiano, si cimenta con la regia in “Mal che vada, una storia d’acqua”, un cortometraggio che vede il proprio protagonista ricorrere alla proverbiale arte italiana di arrangiarsi per venire incontro alle carenze di fondi del centro diurno che lo ospita.
Vivo e veneto” di Francesco Bovo e Alessandro Pittoni e “Musica oltre le barriere” di Christian Cinetto raccontano con stili diversi, ma con aperture ottimistiche, le difficoltà e le opportunità di chi cerca di integrarsi: il primo affronta con tono della commedia il tema dell’immigrazione il secondo entra nel carcere attraverso la musica.

A chiudere il programma “Summertime” del veronese Tobia Passigato, un’opera che nasce dalle vallate della Lessinia, e che tenta di sintetizzare in immagini il senso di inquietudine e di meraviglia che quel paesaggio ha il potere di risvegliare.

Il programma è disponibile sul sito www.venetofilmfestival.it

27/03/2014, 12:21