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NESSUNO MI PETTINA BENE COME IL VENTO - In sala dal 10 aprile


Il film per la regia di Peter Del Monte con Laura Morante, Andreea Denisa Savin e Jacopo Olmo Antinori.


NESSUNO MI PETTINA BENE COME IL VENTO - In sala dal 10 aprile
Sarà distribuito in sala da Academy2 dal 10 aprile 2014 il nuovo film di Peter Del Monte dal titolo "Nessuno mi Pettina Bene come il Vento" con Laura Morante, Andreea Denisa Savin e Jacopo Olmo Antinori.

Arianna è una scrittrice che vive un esilio volontario in un paese di mare, dopo la separazione dal marito. Dalle finestre della sua casa osserva il mondo a distanza. barricata in un suo spazio solitario.
Un giorno d’inverno, a rompere quel suo spazio solitario arriva una giornalista per una intervista. Con lei c'è anche la figlia Gea, una ombrosa ragazzina di 11 anni, che dopo l’incontro, deve portare in campagna dalla nonna per un breve periodo di vacanze scolastiche. Mentre si svolge l'intervista, Gea fa un giretto con il suo cane e incontra sulla spiaggia Yuri un ragazzo di 16 anni figlio di una donna russa che lavora in un locale notturno. Non si dicono nulla, ma al momento di ripartire con la madre, la ragazzina inspiegabilmente rifiuta di andarsene, adducendo la scusa che dalla nonna non ci vuole andare più. Inutilmente, la madre che ha degli impegni improrogabili di lavoro, tenta di convincerla, la piccola non desiste ed anzi si chiude in bagno rifiutandosi di uscire. Mentre la madre si attacca al telefono con l'ex marito (che vive con un’altra donna), Arianna, intrigata dall’atteggiamento della ragazzina e sconcertata dal caos di quei rapporti familiari, interviene allora per mediare e si offre di ospitarla a casa sua per una sera. Il tempo perché il padre, in vacanza con la sua nuova famiglia, possa organizzarsi per venire a prenderla.
Quando due giorni dopo l’uomo arriva accompagnato dalla sua compagna e dalla figlia di lei, Gea all’apparenza non sembra fare resistenza. Ma durante una sosta pranzo all’autogrill, improvvisamente scompare. E mentre il padre disperato la cerca Arianna se la vede arrivare nuovamente sotto casa. Gea la implora di tenerla ancora qualche giorno con sé, fino al ritorno della madre. Per il padre, già prostrato dallo stato di tensione venutosi a creare con la nuova famiglia che non ha in simpatia Gea e quasi la teme, quella proposta suona come una liberazione. Dà il suo assenso, ringraziando Arianna e scusandosi per il disturbo e per i modi di quella figlia stramba che né lui, né la sua ex moglie, per non parlare della sua nuova compagna, riescono a decifrare.
Nei giorni a seguire il rapporto tra Arianna e la sua giovane ospite sembra intensificarsi, e le due si aprono anche a piccole confidenze. Ma quando è sola, lontana dalla sorveglianza dell’altra, Gea passa il tempo a spiare Yuri e suoi amici nella piazzetta sotto casa. I ragazzi hanno atteggiamenti spavaldi, ostentano modi da teppisti, suonano una musica tribale battendo di notte su strumenti a percussione. Tutte cose che indispongono Arianna, ma che agli occhi della piccola appaiono come un richiamo di libertà. Qualche volta quando Gea passa con il cagnetto le indirizzano, ironicamente, apprezzamenti pesanti. Ma tra lei e Yuri, taciturno capobranco, sembra passare una misteriosa affinità. Quando Arianna si accorge dell’interesse di Gea, ha una reazione di rimprovero che tradisce la sua delusione. Ma a poco a poco lo sguardo affascinato della ragazzina diventa per lei un riflesso speculare che la pone a confronto con se stessa, con il proprio sguardo sul mondo, le sue paure verso l’ignoto, verso ciò che non conosce e soprattutto non capisce.

La sceneggiatura del film è firmata da Peter Del Monte, Gloria Malatesta e Chiara Ridolfi.

19/03/2014, 16:28

Simone Pinchiorri