Festival del Cinema Città di Spello e dei Borghi Umbri
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BERLINALE 64 - "In Grazia di Dio"


Edoardo Winspeare presenta il suo film nella sezione Panorama. La storia di una famiglia del sud Italia travolta dalla crisi economica. Ambientato in Puglia


BERLINALE 64 -
"In Grazia di Dio" di Edoardo Winspeare, sez. Panorama della Berlinale
"Una crisi economica di queste proporzioni, vale a dire globale, non solo impoverisce le famiglie, ma ne cambia gli equilibri e crea tensioni nella cellula fondamentale della società. Questo è il motivo per cui ho scelto di parlare della crisi dal punto di vista di una famiglia”.

Girato con attori non professionisti, tranne Celeste Casciaro, la vera moglie del regista, il film di Edoardo Winspeare, In grazia di Dio, presentato nella sezione Panorama alla Berlinale, racconta dei cosiddetti 'cinesi d'Italia', i fasonisti, ovvero aziende che mandavano al Nord i prodotti, ma oggi, a causa della situazione economica e dei prezzi offerti dai cinesi, dieci volte inferiori, sono costretti a chiudere.
“Ho scelto di raccontare questa storia attraverso il personaggio di mia moglie, che nel film interpreta Adele, una donna forte ma molto sola, come tante donne del Sud che a differenza degli uomini parlano meno e fanno di più.”, commenta Winspeare.

Sarà infatti Celeste, per tutto il corso del film, a tenere unita la famiglia dopo il fallimento dell’azienda per i troppo debiti. Mentre l'unico fratello emigra in Svizzera, il marito finisce in prigione, Adele, la figlia, Laura Licchetta, la nipote, Barbara De Matteis, decidono di tornare dalla madre in campagna, a vivere in una vecchia masseria senza elettricità. Nonostante le difficoltà, i membri di questa famiglia troveranno la forza di superare i problemi e a ritrovare la serenità attraverso un modo di vivere più semplice.

“Questo film può essere anche l’occasione per riconsiderare l’economia in tempo di crisi. Da una finanza sempre più sofisticata, il baratto, potrebbe rappresentare un modo per combattere la crisi economica. Come fanno le protagoniste del film che ricorrono allo scambio dei prodotti della terra come mezzo di pagamento ”, dichiara il regista.

Un film ambientato interamente in Puglia nel Salento dove Winspeare ha girato tutti i suoi film, «Pizzicata», «Sangue vivo» e «Galantuomini. Ma non è la Puglia "pittoresca" a cui ci hanno abituato tanti film, ma una terra dove la modernità ha prodotto tutte le sue devastazioni fisiche e sociali. “Mi piace raccontare il Salento, una terra di confine, un miscuglio di tante razze, è in Italia, ma è di fronte alla Grecia. Ci sono cresciuto ed ho sposato una salentina.

13/02/2014, 16:50

Monica Straniero