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FELLINI, MAGNANI e ROSSELLINI - Quando in costiera...


"Il Miracolo", set rosselliniano in Costiera Amalfitana, con Fellini Fellini ed Anna Magnani, tra ricordi e storie...


FELLINI, MAGNANI e ROSSELLINI - Quando in costiera...
A Federico Fellini piaceva ricordare che una volta, (e siamo nell’immediato secondo dopoguerra) incrociandosi in un ristorante romano con Anna Magnani questa gli fa: “Invece di stare qui a mangiare e perdere tempo con quell’aria romantica da morto di fame perché non mi scrivi una bella storia per quel matto del tuo amico Roberto….”. Fellini, incassato come un pugno quel “morto di fame”, non si perse d’animo e scrisse il soggetto del metrometraggio “Il miracolo” che, nei primi mesi del 1948 andň a girare proprio con Rossellini e la Magnani (che erano compagni nella vita) su quel privilegiato set rosselliniano che stava diventando la Costiera Amalfitana.

Completamente dedicato all’arte drammatica della Magnani, “Il Miracolo” - che costituisce il secondo episodio del film “L’amore” e che per il ventennale della morte di Fellini č stato presentato nei giorni scorsi come evento speciale alle giornate del Moliterno Agri In Corto 2013 – vide come location Capodorso, Atrani, il Fiordo e la chiesa di San Michele di Furore, i vicoli e la Chiesa di Santa Maria a Mare a Maiori. La Magnani appena arrivň in Costiera rimase scioccata da uno scenario naturale mozzafiato. E fermandosi sul ponte del Fiordo di Furore dichiarň di avere davanti agli occhi “L’orrido piů bello del mondo”. La Magnani prese quei posti a dirupo sul mare quasi un regalo del “suo Roberto”, si innamorň della “Costa Diva” al punto che volle comprare per diecimila lire una piccola abitazione che lei chiamň “la casetta della storta”, facendo riferimento proprio al personaggio interpretato ne “Il miracolo”.

Nel film Rossellini - con la tecnica del pedinamento e un crescendo narrativo - rappresenta il caso umano e pietoso di una folle contadina messa in cinta da un bel pastore (lo stesso Federico Fellini) che scambia per San Giuseppe. Un lavoro cattolico in cui “si passa dall’aneddoto all’apologo” e che come dichiarň Rossellini in un’intervista rilasciata ad un giovane Truffaut-critico d’assalto dei Cahiers du Cinema “La folle che interpreta la Magnani, oltre a una mania religiosa, ha una fede vera, profonda. Puň credere a tutto ciň che vuole. Che puň anche essere blasfemo, lo ammetto:ma questa fede č talmente immensa da ricompensarla”.

Il miracolo” (e l’altro episodio de ”L’amore” “Una voce umana”) č un’opera di transizione nella filmografia rosselliniana, fu presentato al Festival del Cinema di Venezia ma non venne accolto bene dal critica, solo dopo, grazie ai Cahiers du Cinema, venne riscoprendo anche grazie all’immensa interpretazione della Magnani. Purtroppo i giorni delle riprese in Costiera segnarono anche la fine del passionale e tormentato legame tra gli “amanti del Fiordo”. Le cronache del tempo riportano che in un locale dove si ritrovava la sera la troupe Anna Magnani sbatté in faccia a Rossellini un piatto di “ferrazzuoli” ai pomodorini di “piennolo” per aver scoperto un telegramma della attrice svedese Ingrid Bergaman in cui era riportato “Caro signor Rossellini ho visto i suoi film “Roma cittŕ aperta “ e “Paisŕ” e li ho apprezzati moltissimo. Se ha bisogno di un’attrice svedese che parla inglese molto bene, che non ha dimenticato il tedesco, non si fa capire in francese e italiano sa dire ti amo, sono pronta a venire in Italia per lavorare con lei”. Quel “ti amo” in italiano fu subito una pre-dichiarazione d’amore, infatti il legame del padre del neorealismo con Anna Magnani fině nella burrasca, e quello con la Bergman vedrŕ poi momenti di grande passione ancora una volta sulla “Costa Diva”. Sempre i giornali dell’epoca raccontano che durante le riprese di “Viaggio in Italia” (1953) molti reporters si appostavano tutte le mattine davanti all’Hotel Luna di Amalfi in attesa che uscisse la Bergman e si mostrasse soddisfatta per la notte passata con Rossellini…

30/11/2013, 12:59

Mimmo Mastrangelo