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FESTIVAL DI ROMA 8 - "Tir" di Alberto
Fasulo nel concorso internazionale


FESTIVAL DI ROMA 8 -
Il regista friulano Alberto Fasulo, notissimo per il pluripremiato "Rumore Bianco", sarà in concorso all’ottava edizione del Festival Internazionale del Film di Roma con "TIR". L’annuncio è stato diffuso oggi (14 ottobre.) dal direttore artistico Marco Müller, nel corso della conferenza stampa di presentazione, e testimonia il momento d’oro che sta vivendo la scena cinematografica del Friuli Venezia Giulia: dopo "Zoran, il mio nipote scemo", la commedia di Matteo Oleotto premiata alla Settimana Internazionale della Critica del Festival di Venezia, i riflettori si stanno appunto per accendere su "TIR".

In entrambi i casi, la distribuzione porta il marchio della Tucker Film, nata dall’unione fra il CEC di Udine e Cinemazero di Pordenone, che ha già griffato cinque capolavori della nuova onda asiatica (Departures, Poetry, Simple Life, Confessions, In Another Country), oltre ad "Amore Carne" di Pippo Delbono e allo stesso "Rumore Bianco" di Fasulo.

"TIR" racconta la storia di Branko, un ex professore di Rijeka, che da qualche mese è diventato camionista per un’azienda italiana. Una scelta più che comprensibile: adesso guadagna tre volte tanto rispetto al suo vecchio stipendio d'insegnante. Eppure tutto ha un prezzo, anche se non sempre quantificabile in denaro. Da piccoli ci dicevano: "Il lavoro nobilita l'uomo". Ma oggi sembra diventato vero il contrario: è Branko, con la sua efficienza, la sua ostinazione, la sua buona volontà a nobilitare un lavoro sempre più alienante, assurdo, schiavizzante.

Lasciando la parola a Fasulo: "Ancor prima che un film su un camionista, TIR è un film su un paradosso: quello di un lavoro che ti porta a vivere lontano dalle persone care per cui stai lavorando. Il processo di scrittura è durato più di quattro anni. Durante questo tempo ho alternato fasi di ricerca sul campo ad altre in cui ci fermavamo a riflettere sul materiale raccolto, in una continua tensione creativa fra elementi di finzione e di documentario". E ancora: "Più che fare un racconto sociologico, mi interessava entrare sotto la pelle del mio personaggio e riprenderlo in un momento di crisi personale, in cui si vedesse obbligato a compiere una scelta non solo pratica, ma anche etica".

La sceneggiatura, che nel 2010 si è aggiudicata il Premio Solinas, unisce le firme di Fasulo, Carlo Arciero, Enrico Vecchi e Branko Zavrsan. Il film è prodotto dalla società friulana Nefertiti Film (Nadia Trevisan e Alberto Fasulo) e coprodotto dalla croata Focus Media (Irena Markovic), in collaborazione con Rai Cinema. Il ruolo di Branko è stato affidato all’attore sloveno Branko Zavrsan (Rosencrantz e Guildenstern sono morti, No Man’s Land), che ha saputo indossare con magnifica e sorprendente naturalezza i panni del camionista tanto da aver preso tutte le patenti appositamente per il film

14/10/2013, 15:49