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Il 24 e 25 agosto la settima edizione del Rebeccu Film Festival


Il 24 e 25 agosto la settima edizione del Rebeccu Film Festival
Il RFF ritorna a Rebeccu con "Urbanscope Vol. 3"
Dal 24 al 25 agosto nel borgo per guardare alle città contemporanee
attraverso la lente del cinema
Sei film, due anteprime e due ospiti: Daniele Atzeni e Stefano Cattini
E poi libri, fotografia e il concerto al tramonto con Elsa Martin
Continua la campagna per sostenere il festival: "RFF Io ti salverò"

Riflettere sulle città contemporanee da un borgo medievale quasi disabitato. La sfida del Rebeccu Film Festival continua il 24 e 25 agosto con “Urbanscope Vol. 3”, terzo capitolo di un’indagine che guarda al mondo attraverso il cinema con opere indipendenti, a volte bizzarre, ma soprattutto coraggiose, come quelle di Daniele Atzeni e Stefano Cattini, che saranno ospiti del festival per presentare i rispettivi lavori: "I morti di Alos", in anteprima per il nord Sardegna, e "L'ora blu" in anteprima regionale.

Dopo il pre-festival a Sassari con “Hope” di Gianluca Vassallo e Alex Kroke (l’11 agosto), la settima edizione del RFF ritorna nella sua dimora, Rebeccu, la piccola frazione di Bonorva (SS) dove oggi vive una sola persona. Con tre film al giorno, un concerto, un libro e due appuntamenti con la fotografia, la manifestazione ideata da Francesco Falchi e diretta da Sergio Scavio punta a sorprendere ancora il suo pubblico, ormai legato a questo piccolo festival da un rapporto di affetto che si fa ogni anno più forte.

Si inizia a metà pomeriggio con le proiezioni all’ostello del borgo: due appuntamenti alle 17:30 con le opere meno conosciute di un regista di culto come Matteo Garrone. “Terra di mezzo” (sabato 24) racconta in tre episodi una sorta di periferia umana: quella degli immigrati in Italia, dalle prostitute di “Silhouette” ai benzinai abusivi di “Self Service”. Il giorno successivo la camera si sposta sul quartiere esquilino di “Estate Romana” dove l’esistenza del protagonista – scenografo per uno spettacolo di danza ispirato a Guerre Stellari – procede a rilento quanto il suo lavoro, in contrasto con una Roma pulsante e multietnica.

Un altro tipo di lentezza – voluta e trovata – è quella de “L’ora blu” di Stefano Cattini (sabato alle 21:30 in piazza), che si sofferma sull’eccentrico piano di una signora ottantenne – creare un villaggio nel bosco – e sul povero marito che dovrebbe realizzarlo, nel bel mezzo della Maremma. Da un luogo da inventare a uno da esplorare, come il pianeta Terra in bianco e nero de “La leggenda di Kaspar Houser” di Davide Manuli (domenica alle 21:30), ormai diventato un cult-movie. Un’epoca indefinita in cui si aggirano, dispersi, cavalieri e dj, frati banditi e granduchesse. Manuli sceglie Vincent Gallo, Fabrizio Gifuni e Claudia Gerini per la sua versione di questa storia, una delle leggende più discusse d’Europa, rivisitata a metà fra il pop e la techno music e girata fra il Sinis e l'Asinara.

Cambio di tono per i film che chiuderanno le serate: sabato (alle 22:45) tocca a Carlo Mazzacurati con uno dei suoi “Ritratti”, quello dedicato al poeta Andrea Zanzotto in una conversazione con Marco Paolini; domenica il festival chiude con “I morti di Alos” di Daniele Atzeni, un "mockumentary", ovvero un falso documentario: con le sfumature del gotico Atzeni ricostruisce una storia mai avvenuta, ma forse ripetuta per decenni, e di cui lo stesso borgo di Rebeccu potrebbe essere stato protagonista, non tanto tempo fa.

Sarà invece il luogo più amato del borgo, il suo belvedere, a fare da sfondo agli eventi al tramonto: l’aperitivo di sabato, dopo il quale verrà presentato il libro “Inseguendo una freccia gialla” del giornalista Luca Fiori, e il concerto di domenica con Elsa Martin, vincitrice del Premio Parodi nell’edizione 2012 e finalista della Targa Tenco nella categoria Opera Prima. E non mancheranno gli appuntamenti con la fotografia nei piccoli edifici di Rebeccu: la mostra “Cojmies” di Daniele Vita, reportage da un piccolo villaggio dell’Ecuador, e i consueti “Portraits” di Stefano Marras, l’archivio fotografico dei volti di Rebeccu. Ogni sera, cena rebecchese su prenotazione presso il ristorante Su Lumarzu (079 867933 – 347 4463995)

Il Festival sceglie di sfidare la crisi e andare avanti, ma chiede una mano al suo pubblico per continuare. La campagna “Rff - Io ti salverò” continua: per contribuire basta una donazione online sul sito www.rebeccufilmfestival.org

Il RFF è un progetto dell’Associazione Rebeccu Film Festival, reso possibile dal Comune di Bonorva e dagli amici del festival.

20/08/2013, 12:30