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Concluso il Laboratorio del Csc nelle carceri di Sollicciano


Concluso il Laboratorio del Csc nelle carceri di Sollicciano
Si è conclusa ieri la prima fase del Laboratorio Demo, un Laboratorio Didattico organizzato dal Centro Sperimentale di Cinematografia e coordinato dal docente Daniele Segre. Il Laboratorio prende il nome dalla nota trasmissione radiofonica di Rai Radio 1, creata e condotta da Michael Pergolani e Renato Marengo, che da più di un decennio è un vero e proprio trampolino di lancio per giovani musicisti che propongono brani musicali originali frutto della propria ricerca artistica.

La trasmissione Demo ha organizzato nel Penitenziario di Sollicciano un grande evento live nel corso del quale si sono esibiti alcuni dei migliori artisti scoperti dal programma insieme all’ospite d’onore Francesco Baccini. Accogliendo una proposta degli autori di Demo, il Centro Sperimentale di Cinematografia ha deciso di offrire ai propri allievi l’eccezionale opportunità di calarsi in una drammatica realtà del nostro Paese, con il compito di rappresentarla attraverso il linguaggio cinematografico.

Riteniamo infatti che la scuola non debba limitarsi a impartire conoscenze e abilità tecniche, ma possa svolgere un ruolo importante nella crescita umana e sociale dei cineasti del futuro. Grazie all’appassionata collaborazione del dottor Carmelo Cantone, Provveditore Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria della Toscana, 4 classi di allievi della Scuola Nazionale di Cinema sono potute entrare nel Penitenziario e hanno potuto incontrare per diversi giorni agenti della polizia penitenziaria in servizio, detenuti e detenute, raccogliendo preziose testimonianze di vita. Dai materiali girati in questi giorni nascerà un film interamente realizzato dagli allievi di regia sceneggiatura montaggio e suono, che avrà come perno e snodo narrativo la trasmissione radiofonica nel suo incedere, nel raccontare e presentare un concerto particolare. Protagonisti saranno i conduttori della trasmissione, i musicisti che hanno partecipato al concerto, i detenuti e le detenute del carcere di Sollicciano, l’amministrazione carceraria.

L'intenzione è di realizzare un’opera che possa aiutare a far incontrare mondi apparentemente distanti tra di loro e offrire allo spettatore un forte stimolo culturale per una riflessione necessaria a rafforzare il grado di civiltà e di democrazia nel nostro paese.

02/08/2013, 10:47