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SAMUELE ROSSI - EchiVisivi compie un anno


Il regista di "La Strada verso Casa" ripercorre la strada della sua casa di produzione nata per imporsi come struttura centrale di un forte rinnovamento artistico


SAMUELE ROSSI - EchiVisivi compie un anno
Samuele Rossi e Giorgio Colangeli
L'attività di EchiVisivi viene fondata per dare un volto nuovo alla produzione audiovisiva, con l'obiettivo di innovare profondamente le modalità produttive, garantendo un ambiente di lavoro solido e aperto, capace di dare vita a progetti artistici di valore culturale, non vincolati al solo principio economico. Samuele Rossi ci racconta la sua esperienza.

Un anno dalla nascita di EchiVisivi. Un bilancio?

"È stato un anno importante, che ha confermato i motivi per cui siamo nati: unire una visione chiara degli obiettivi artistici con un forte ripensamento delle dinamiche produttive. Siamo in un paese nel quale artisticamente convivono ormai da troppo tempo processi produttivi logori e assenza di idee. Le nostre intenzioni sono chiare. Realizzare progetti di qualità, con precise motivazioni artistiche, costruiti attraverso piani produttivi diversificati. Non possiamo più pensare solo al finanziamento pubblico (che rimane centrale per la salvaguardia del cinema più difficile, ma non può essere l'unico sostentamento di tutta l'industria cinematografica). Occorre aprire strade economiche nuove: non solo la partecipazione dal basso (che ha i suoi limiti), ma una vera ristrutturazione delle modalità produttive".

Nel concreto?

"Abbiamo alle spalle il buon esito della produzione del film "La Strada verso Casa", realizzato in collaborazione con altri soggetti produttivi e sulla base di innovativi modelli partecipativi. Quello è stato il banco di prova. Ed ha confermato molte delle intuizioni avute. Da un anno stiamo investendo in autonomia su progetti nuovi, cercando di coinvolgere il mondo del privato, convinti che la direzione sia quella giusta".

Alcuni risultati?

Oltre ai numerosi festival nazionali ed internazionali nei quali abbiamo presentato il film (le prossime partecipazioni saranno il 21 luglio al Gallio Film Festival e il 20 agosto all'AIFF 2013) e alla distribuzione in sala, stiamo anche per chiudere un accordo per l'uscita home video per il prossimo autunno: un traguardo che ci rende particolarmente orgogliosi.
Inoltre sono stato recentemente premiato con lo Young Filmaker Prize 2013 dell'Istituto di Cultura di New York e avrò l'onore di presentare lì il film a all'interno di un evento speciale.
È evidente che questo premio sottolinea il gran lavoro svolto da tutti coloro che hanno partecipato alla realizzazione dell'opera.

Quali progetti state portando avanti?

"Accanto al consolidamento della struttura di EchiVisivi, il progetto su cui quest'anno abbiamo deciso di investire le nostre energie è "La memoria degli Ultimi", del quale sono autore ed è prodotto insieme a Giuseppe Cassaro, musicista e produttore allo stesso tempo".

Di che si tratta?

"È un film documentario che vuole tenere insieme, attraverso un unico sguardo, le testimonianze di coloro i quali hanno vissuto sulla propria pelle la Resistenza, la lotta Partigiana, la Guerra Civile e che possono, perciò, aiutarci a capire meglio il nostro tempo. È stato costruito non solo come un viaggio fisico alla ricerca degli ultimi sopravvissuti, ma come un viaggio emotivo dentro le emozioni e i ricordi di un'intera generazione. Il ritratto che ne esce si contrappone inevitabilmente in modo tragico ad un presente che pare aver dimenticato il senso della propria Storia. E' un lavoro che dimostra la sua urgenza proprio in un momento storico come questo. E' un lavoro necessario, su questo non c'è dubbio. Il documentario è in dirittura d'arrivo. Siamo nelle ultimissime fasi di post-produzione".

Altri lavori in vista?

"Per il 2013 EchiVisivi (che oltre a me e Giuseppe, prevede costantemente la collaborazione del Direttore della Fotografia Maria Rosaria Furio e del Fonico Edgar Iacolenna) ha deciso di sviluppare altri due progetti, entrambi di film documentario.
Il primo su cui stiamo lavorando già da diverso tempo sarà totalmente incentrato sull'unicità della situazione di Taranto, su come quel territorio affronta quotidianamente la propria difficile, spesso tragica condizione. L'opera è estremamente particolare poiché si distacca notevolmente da una certa filmografia sulle medesime tematiche, unicamente sviluppata intorno a fatti di cronaca.
Il secondo progetto è ancora in forma embrionale ed è particolarmente ambizioso, perchè prevede di raccontare da una prospettiva nuova ed inedita l'amicizia, e quindi anche le personalità, di due grandi Maestri del Cinema, Andreij Tarkovskij e Tonino Guerra.
Infine lavoriamo con altre società per dar vita ad un progetto che possa garantire una nuova struttura distributiva. È un progetto complesso. Ma è inevitabile dedicare energie per risolvere le problematiche che assillano il "futuro" dei prodotti cinematografici indipendenti. Anche in quella direzione occorre portare avanti radicali cambiamenti".

11/07/2013, 10:24

La Redazione