Tartaglia, Mazza, Surina e Pannofino
È il quarto film per
Eduardo Tartaglia, regista napoletano, e racconta la storia di quattro italiani, diversi tra loro ma pur sempre italiani, che durante un viaggio nella nera Africa, vengono rapiti da una banda di pirati.
La sceneggiatura, scritta da Tartaglia con Elvio Porta, potrebbe avere un suo carattere se non fosse allungata fino a toccare quasi le due ore di film, e se il ritmo fosse più serrato e ricco di quei colpi di scena che sono invece sostituiti da scenette dialettali con battute e doppi sensi dalle fattezze troppo teatrali.
"
Sono un Pirata sono un Signore" è un pretesto per mostrare i vizi dell'Italia (sempre gli stessi) e le virtù degli italiani, tanto per pareggiare i conti. La famiglia e la sua crisi, il lavoro, la carriera negata, i raccomandati.
Tra gli interpreti, oltre allo stesso
Eduardo Tartaglia,
Francesco Pannofino che si scatena in ogni tipo di smorfia quando, da serio, è uno dei migliori attori italiani.
Giorgia Surina è la bella raccomandata, mentre
Veronica Mazza è la verace parrucchiera che non perde occasione per mostrare il suo "core e Napule".
Ernesto Mahieux è suo padre rimbambito dall'età, ma fino a un certo punto.
Altro discorso per
Maurizio Mattioli capace di catalizzare l'attenzione grazie alla sua naturale comicità, arricchita con battute fulminanti dall'aria improvvisata. "Sembra un incrocio tra Federico Moccia e Mike Tyson" riferito a uno dei rapitori, è decisamente la migliore del film.
18/04/2013, 09:41
Stefano Amadio