Angela Finocchiaro ed Elio
Un'altra regista, un altro esordio. È aperta la caccia alle donne registe, come se il sesso fosse garanzia di novità, di sguardo diverso, di richiamo per il pubblico. Purtroppo non è così. Scommettere su un autore solo perché è donna è come puntare sui "ggiovani" in quanto tali, dovendo poi riconoscere che il miglior film italiano del 2012 è stato diretto da
due ottantenni o che un
Clint Eastwood continua imperterrito a sfornare film di qualità.
"
Ci vuole un Gran Fisico", diretto da
Sophie Chiarello esce domani, in contemporanea ad "
Amiche da Morire" di
Giorgia Farina, sfruttando l'occasione dell'8 marzo. E anche se nell'opera prima della regista francese-italiana le smorfie sono "dichiarate" e tenute sotto controllo da
Angela Finocchiaro, i limiti della sceneggiatura e dei personaggi sembrano caratteristica comune.
E proprio la protagonista
Eva, prototipo di donna moderna, è quello che convince meno. Nella storia scritta dalla stessa
Finocchiaro con
Bariletti, Fontana e Plastino, Eva non ne azzecca una; alla soglia dei 50 anni (in realtà la Finocchiaro ne ha 57) comincia a vedere la vecchiaia da vicino, e ad incontrare una serie di ostacoli che, a parer suo, sono legati proprio all'età. In realtà non è così e riflettendo sul personaggio, senza considerare la simpatia dell'interprete, questi ne esce ai limiti della stupidità. Debole, insicura, inadeguata nel rapporto con la figlia, meticolosa e attenta solo alle faccende domestiche, non ne fa una giusta finendo per essere causa evidente dei suoi mali. Non è dunque l'età a rovinare la sua vita, ma lei stessa. Inoltre stona la decisione di considerare
Angela Finocchiaro come una piacente cinquantenne, quando lungo tutta la sua carriera ha interpretato il ruolo della simpatica, intelligente, arguta
bruttina.
A illuminare il film di
Sophie Chiarello, le apparizioni di
Aldo, Giovanni e Giacomo, con il secondo nel ruolo dell'angelo della menopausa, convincente aiuto per superare lo scalino dei 50.
Quello che manca in "
Ci vuole un Gran Fisico" (come nel film di
Giorgia Farina) è l'aiuto e il supporto che i "vecchi" hanno il dovere di dare, consigliando, tagliando, misurando e valutando, se c'è, quanto di interessante si può trovare in un'idea "ggiovane e donna".
06/03/2013, 09:00
Stefano Amadio