L'anGolo StRaNieRo - "IN DARKNESS"


Una storia vera ai tempi dello Shoah, ma come precisa la regista, Agnieszka Holland, senza essere il classico film sul nazismo e gli ebrei. In sala giovedì.


L'anGolo StRaNieRo -
La locandina di "IN DARKNESS"
Polonia, Lvov nel 1943, sotto l’occupazione nazista, Leopold Socha non è certo un cittadino modello. Ispettore fognario e ladruncolo, Socha si imbatte in un gruppo di ebrei che cerca rifugio nelle fogne per sfuggire all’imminente rastrellamento del ghetto. Il gruppo di fuggiaschi gli offre denaro in cambio di protezione, perché nessuno conosce le fogne meglio del polacco che lo utilizza per nascondere la refurtiva. E quello che inizia come un semplice accordo commerciale e cinico si trasforma in qualcosa di molto inaspettato.

“Guardando alle diverse storie di questo periodo non si può fare a meno di notare un’incredibile varietà di destini e vicissitudini, spiegate in un ricco tessuto di trame e drammi, con personaggi che affrontano scelte morali e umane difficili dando prove sia del meglio che del peggio della nostra natura”, spiega la regista Agnieszka Holland.

Così Leopold, interpretato da Robert Wieckiewicz, è un uomo imperfetto all’altezza della situazione. Un uomo che a prima vista sembra niente di più che un mascalzone razzista, un truffatore che vuole arricchirsi sulla tragedia degli altri. Ma col passare del tempo, proprio come un certo signor Schindler che ha iniziato come un semplice uomo d'affari, questi ebrei diventano gli ebrei di Socha. L’uomo rischia perfino la propria vita e quella della propria famiglia per tentare di salvarli.
Viene da chiedersi se non sia stato detto tutto sull’argomento ma almeno "In Darkness" non si inserisce nel classico filone di film sulla Shoah che si ostinano a proporre una visione idealizzata delle vittime. La demarcazione tra bene e male non è netta, e gli ebrei che Leopold tenta di salvare non sono angeli. La paura, le condizioni terribili, l’innato egoismo e la rivendicazione per il diritto alla vita, rendono questi uomini complessi e difficili, a tratti sono esseri umani insopportabili.

"In Darkness" ha le migliori intenzioni, ma indugia troppo tempo nelle fogne, e propone un tema davanti al quale è difficile rimanere semplicemente uno spettatore, senza avvertire la necessità di indagare in un mistero che ancora non è stato analizzato completamente.

22/01/2013, 10:00

Monica Straniero