Festival del Cinema Cittŕ di Spello e dei Borghi Umbri
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In autunno il nuovo film di Vincenzo Fattorusso


Il regista č tornato sul set per "Un giorno o l’altro", opera in fase di post-produzione.


In autunno il nuovo film di Vincenzo Fattorusso
In sala di missaggio dai primi di settembre, con i suoi fidati collaboratori: questo č il presente del percorso artistico di Vincenzo Fattorusso.
Dopo "A parte", il documentario su Luciano Leonesi, il regista si propone di rappresentare, reinventandola, un’esperienza tra le piů singolari del panorama culturale italiano contemporaneo: quella del Gruppo Teatrale Viaggiante; per narrarne le avventurose vicende, Fattorusso, dopo un lungo e minuzioso lavoro di raccolta del materiale, si č concentrato quindi su una terna di elementi della formazione.

Paolo, Guido e Loriano trascorrono la giovinezza nella Bologna del secondo dopoguerra; non si conoscono, ma li accomuna un insoddisfatto bisogno di partecipazione. Folgorati dall’incontro con l’espressione teatrale, i tre decidono di unirsi a una compagnia itinerante autogestita: porteranno opere di forte impegno politico per piazze, fabbriche, circoli, cortili, capannoni, chiese sconsacrate... In quindici anni “alla ricerca del contatto con la gente che non conta1” arriveranno a trattare con una propria drammaturgia, tra altri fatti del tempo, la questione palestinese, utilizzando documenti audiovisivi realizzati da loro stessi sui luoghi del conflitto. Poi ognuno andrŕ per la propria strada: ma le esperienze della compagine saranno preziose per i risultati che altri otterranno nella ricerca di un circuito alternativo a quello tradizionale.

"Un gruppo di ragazzi entusiasti e tosti. Franca ed io ci facemmo raccontare delle loro esperienze, delle difficoltŕ e delle soddisfazioni. Raccontavano con un gran senso del grottesco e con un piglio satirico spesso autolesionista. Insomma, nessuna retorica, nessuno sventolio di bandiere rosse. Infatti, loro, non andavano incontro al proletariato, loro erano il proletariato. … Devo dare atto che il fatto di ritrovarci con un gruppo che avesse battuto prima di noi la pista di quel difficilissimo cammino fu determinante al successo" - ha dichiarato Dario Fo.

"Il teatro", dice Vincenzo Fattorusso, "era una soltanto fra le componenti dell’inestricabile groviglio di pretesti, di motivi, di immagini, di seduzioni con cui ti ritrovi esposto all’impresa: non un lavoro su quest’arte né un film storico, pedagogico, quindi, ma il tentativo di fissare un modo espressivo prossimo ai nostri tre uomini, alle loro fatiche; virile e insieme bambinesco, concreto e declamatorio: uno sconfinamento, una prova nel suo farsi, un motivo della memoria, e il bisogno e l’inutilitŕ di tutto questo".

I tre ex componenti del Gruppo Teatrale Viaggiante sono l’“attore rigorosamente non professionista” Paolo Bondioli, il “direttore artistico-artista” Guido Ferrarini e lo “scrittore di cose fantastiche” Loriano Macchiavelli; da rilevare i preziosi contributi forniti dalle opere “rivisitate” del Maestro Aldo Borgonzoni e da dichiarazioni inedite del Nobel per la letteratura Dario Fo.

"Un Giorno o l’Altro" di Vincenzo Fattorusso č prodotto dalla Ulissetransmedia ("Di partenti e saltimbanchi", "Tracce", "Nazca"); la distribuzione e la data di uscita sono in corso di definizione.

20/10/2012, 09:37