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"Mare Chiuso" a Venezia


Proiezione speciale di "Mare Chiuso" (di Stefano Liberti e Andrea Segre, prod. ZaLab 2012 - 63’) e dibattito sui diritti dei rifugiati nel bacino del Mediterraneo alla Mostra di Venezia.

La proiezione si svolgerà venerdì 31 agosto alle ore 15 in sala Perla 2, la grande sala delle conferenze stampa al secondo piano del Palazzo del Casinò. Seguirà un dibattito a cui interverranno, oltre agli autori, il presidente della Biennale Paolo Baratta, il sindaco di Venezia Giorgio Orsoni, la vice segretaria generale del Consiglio d’Europa Maud de Boer, don Mussie Zerai e Ghirma Halefom, rifugiato eritreo. A moderare il dibattito il giornalista Gian Antonio Stella.

"Abbiamo voluto realizzare questo film" - commentano Andrea Segre e Stefano Liberti - "per alzare l'attenzione contro le derive incivili e pericolose delle politiche di contrasto all'immigrazione irregolare. Siamo per questo molto contenti e onorati dell'invito a Venezia da parte del Consiglio d'Europa e della Biennale: rappresenta sia un riconoscimento prestigioso del ruolo sociale e artistico del nostro lavoro, sia un'occasione assai rilevante per riconoscere le responsabilità del nostro Paese rispetto a politiche inaccettabili come quella dei respingimenti, ancora mai ufficialmente ripudiata dal governo Italiano".

"Mare Chiuso", prodotto e distribuito da ZaLab con il sostegno di Open Society Foundations e la collaborazione di JoleFilm, raccoglie le testimonianze dei migranti vittime delle operazioni di respingimento nel Mediterraneo: in seguito agli accordi tra Gheddafi e Berlusconi del 2009, le barche dei migranti intercettate in acque internazionali nel Mediterraneo sono state sistematicamente ricondotte in territorio libico, dove non esisteva alcun diritto di protezione e la polizia esercitava indisturbata varie forme di abusi e di violenze. Molti dei respinti, circa 2000 persone, avrebbero avuto diritto d'asilo. Dalle loro storie emergono le pesanti responsabilità dell’Italia, che è stata per questo condannata da una storica sentenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo del 23 febbraio 2012.

Uscito pochi giorni dopo la sentenza, "Mare Chiuso" ha ricevuto il patrocinio di Amnesty International Italia e UNHCR, ha ottenuto immediata visibilità sulla stampa nazionale e internazionale ed è stato premiato, tra gli altri, al Festival di Cinema Africano, Asia e America Latina di Milano, al Bif&st di Bari, al Festival Libero Bizzarri e ha ottenuto il Globo d'Oro come miglior documentario. Grazie alla collaborazione tra Parthenos e ZaLab, è stato distribuito in decine di città italiane con oltre 300 proiezioni in pochi mesi. Il coinvolgimento della società civile è stato determinante: il 20 giugno l'Italia si è mobilitata aderendo a “Mai più respinti!” 100 proiezioni contemporanee di "Mare Chiuso" per dire no ai respingimenti e per chiedere una nuova politica di accoglienza. Lo stesso giorno "Mare Chiuso" è andato in onda sull’emittente SKY-Cielo.

30/08/2012, 08:17