Festival delle Terre - Tre giorni di biodiversità


Con il contributo della Commissione Europea e il patrocinio della Provincia di Roma, l’iniziativa si inserisce nel quadro delle celebrazioni per la Giornata mondiale della Biodiversità - oggi 22 maggio - proclamata nel 2000 dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite per celebrare l'adozione della Convenzione sulla Diversità Biologica.


Festival delle Terre - Tre giorni di biodiversità
Non c’è solo Cannes. Dal 25 al 27 maggio, presso il Nuovo Cinema Palazzo – Sala Vittorio Arrigoni a San Lorenzo, Roma, si svolgerà la nona edizione del Festival delle Terre – Festival Internazionale Audiovisivo della Biodiversità.

Il Festival racconta quali sono le lotte e le esperienze di coloro, nel Nord come nel Sud del mondo, che si battono in difesa delle terre su cui vivono, contro un modello di sviluppo onnivoro e rapace che, senza il minimo rispetto verso la persona umana e le comunità locali, mira soltanto agli interessi di una potente oligarchia alla ricerca di profitti immediati ed enormi.
Tre giorni di proiezioni, seminari e mostre, per riflettere sull'attuale crisi globale, che è soprattutto una crisi di valori tra cambiamenti climatici e politiche economiche scellerate, e proporre possibili alternative per garantire un futuro al nostro pianeta.

Il Festival sarà introdotto dall’anteprima nazionale del film "A Good Day to Die" il 23 maggio al Nuovo Cinema Aquila di Roma. L'opera di David Mueller & Lynn Salt (della Nazione Choctaw) narra la storia di Dennis Banks, uno dei fondatori nel 1968 dell’American Indian Movement, che per primo attirò l’attenzione sulle condizioni di vita degli indiani nativi di Minneapolis, nel Minnesota.

Non solo film d’inchiesta che hanno ottenuto premi e riconoscimenti internazionali, ma anche opere inedite che difficilmente troveranno spazio nella distribuzione cinematografica del nostro paese. Come "Debitocracy", il documentario shock sul debito pubblico greco che spopola in rete, che sarà presentato nella sezione fuori concorso insieme a "Libia Freedom Mia Mia (100% Libia Libre)", e "MinoTawra", due racconti di forte impatto visivo ed emotivo sulla Primavera araba.

Fino al 27 maggio quando una giuria qualificata, composta da Nora Capozio (Associate Expert presso Bioversity International, la più grande organizzazione internazionale di ricerca sull'uso sostenibile e la conservazione della biodiversità agraria), Stefano Liberti (giornalista, regista e autore di "Land Grabbing. Come il mercato delle terre crea il nuovo colonialismo") e Franca Roiatti (giornalista e autrice de "Il nuovo colonialismo. Caccia alle terre coltivabili" e "La rivoluzione della lattuga. Si può riscrivere l'economia del cibo?"), decreterà il vincitore del Festival e assegnerà gli altri premi.

22/05/2012, 09:00

Monica Straniero