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I vincitori del Festival del Cinema Latino Americano di Trieste 2011


I vincitori del Festival del Cinema Latino Americano di Trieste 2011
Il documentario uruguayano-argentino “El casamiento”, di Aldo Garay, sulla storia d'amore e d'amicizia fra una transessuale uruguayana e un ex operaio, vince il Premio per il Miglior Film del 26° Festival del Cinema Latino Americano di Trieste.

Premio Speciale della Giuria e Premio alla Regia al film messicano “Entre la noche y el dia” di Bernardo Arellano, con la storia di un uomo autistico che, ignorato e maltrattato dai familiari, fugge nei boschi in cerca della libertà.

Il Premio per la Sceneggiatura e quello del Pubblico sono andati invece al colombiano “Postales colombianas”, di Ricardo Coral Dorado, per una commedia noir che riflette sulla violenza e il potere. Migliore interprete Adriana Aizenberg in “La vieja de atrás”, di Pablo José Meza, una coproduzione argentino-brasiliana per la storia di una signora anziana e sola, che offre a uno studente vitto e alloggio in cambio di una conversazione quotidiana.

Premio Opera Prima al film cileno “Perro muerto” di Camilo Becerra, storia di una giovanissima madre che deve scegliere se occuparsi del figlio o continuare la vita da adolescente alla quale era solita aggrapparsi.

I premi sono stati attribuiti dalla Giuria internazionale del Festival, composta dal cantautore uruguayano Daniel Viglietti, il sociologo belga Armand Mattelart, la direttrice del Settore Cultura dell'Unione Latina di Parigi, Lisa Ginzburg, il direttore del Festival del Cinema Latino Americano della Catalogna, Juan Ferrer, il segretario culturale dell'Istituto Italo-Latino Americano (IILA) di Roma, Sylvia Irrazábal, e il dirigente dell'Istituto Luce-Cinecittà Holding, Giuseppe Attene.

Gli altri premi del Festival, attribuiti da giurie specifiche, sono stati: Premio colonna sonora a Daniel Yafalián, per il film peruviano "La vigilia” di Augusto Tamayo; per la Sezione “Contemporanea” premiato il documentario argentino "El fin del Potemkin", di Misael Bustos, e menzioni speciali della Giuria per "Teclópolis" di Javier Mrad (Argentina), "Paraíso terrenal" di Tomás Welss (Cile) e "Tren Paraguay" di Mauricio Rial Banti (Paraguay-Argentina).

Il Premio Malvinas, per promuovere la convivenza fra i popoli e il Diritto internazionale, è stato assegnato al film argentino “Nazion”, di Ernesto Ardito, sul tema del nazionalismo cattolico che ispirò e giustificò il terrorismo di Stato in Argentina. Due menzioni anche per i film già premiati nella sezione Concorso: "Postales colombianas" e "El casamiento". Le tre opere verranno ora acquistate per la programmazione dal Canale televisivo Incaa.TV, dell'Istituto di Cinema Argentino, che collabora alla realizzazione del Premio Malvinas del Festival di Trieste.

Il Premio Unione Latina per la miglior opera a carattere storico è stato assegnato invece al documentario “Laberinto verde”, di Abel Kavanagh, coproduzione tra Bolivia, Perù e Francia sul tema della coltivazione e della cultura tradizionale della coca in Bolivia, distinguendole dalla droga derivata, cioè la cocaina. Il Premio è stato deciso da una giuria di studenti del Collegio del Mondo Unito dell’Adriatico, coordinata da Alessandro Melioli, del Dipartimento Audiovisivi dell’Unione Latina di Parigi. Per la sezione Unione Latina è stata pure assegnata una menzione speciale al film argentino “Homero Manzi, un poeta en la tormenta” di Eduardo Spagnuolo, sulla vita e l'opera del grande poeta argentino, autore anche di famosi tanghi.

01/12/2011, 16:01