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9° Florence Queer Festival: il valore sociale
del cinema che racconta le differenze


9° Florence Queer Festival: il valore sociale del cinema che racconta le differenze
Con 48 titoli in programma, 21 anteprime nazionali e quattro focus speciali il cinema queer sbarca all’Odeon di Firenze, dal 25 novembre all’1 dicembre 2011, per la nona edizione del Florence Queer Festival nell’ambito della "50 Giorni di Cinema Internazionale a Firenze". Sul grande schermo saranno presenti, tra gli altri, la vita, le opere e i lati oscuri del leggendario autore americano della Beat Generation nel documentario “William Burroughs: the Man within” di Yony Leyser; uno dei piů grandi pianisti e compositori jazz viventi, Fred Hersch, nel documentario “Let Yourself Go: The Lives of Jazz Pianist Fred Hersch” di Katja Duregger (prima nazionale); le torture e persecuzioni in Spagna durante la dittatura di Franco in “El muro rosa” di Enrique del Pozo e Julian Lara; i colori di Frida Kahlo e il suo incontro immaginario con la ballerina Anita Berber nella Berlino degli anni venti in “Frida e Anita” di Liz Rosenfeld; il documentario candidato all’Oscar “We were here” di David Weissman sul dramma dell’AIDS a San Francisco. In programma anche la prima nazionale di “The Green” di Steven Williford, che annovera nel cast Julia Ormond, nei panni di un avvocato lesbica, alle prese con un caso di molestie e il film indipendente “Weekend” di Andrew Haigh, fresco del successo all’ultimo Festival del Cinema di Roma, sulla relazione tra un bagnino e un artista. E ancora una retrospettiva dedicata al cineasta tedesco, recentemente scomparso, Werner Schroeter (che include anche il documentario in anteprima nazionale “Mondo Lux” di Elfi Mikesch con le testimonianze di Isabelle Huppert e Wim Wenders), un focus sul cinema LGBTQ svedese contemporaneo, una selezione di cortometraggi provenienti dal Kashish 2011 Mumbai International Queer Festival, una giornata dedicata alla lotta all’AIDS e due concorsi video per registi emergenti.

"Il Festival, oltre che un importante evento culturale" – sostiene Fabrizio Ungaro, presidente di Ireos (associazione che cura l’organizzazione del Festival) – "č anche un’occasione di riflessione sul valore delle differenze e di rivendicazione sociale. Un’edizione articolata e ricca di opere che contribuisce, con la sua radiazione, a migliorare le condizioni non solo di lesbiche, gay e transgender ma anche di altre minoranze, sessuali e non, nel nostro paese".

"Il Florence Queer Festival" – affermano Bruno Casini e Roberta Vannucci direttori artistici del Festival - "č una manifestazione culturale di impegno e crescita sociale che offre a tutta la cittadinanza una ricca rappresentazione artistica della comunitŕ gay, lesbica e transgender e un’occasione di stimolo e riflessione per combattere i pregiudizi, gli stereotipi e le discriminazioni".

21/11/2011, 15:28