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"Vittorio racconta Gassman" arriva in sala dal 29 giugno


Presentato alla 67. Mostra del Cinema di Venezia, in coincidenza con il decennale della morte dell’amato artista, "Vittorio racconta Gassman – Una vita da mattatore" di Giancarlo Scarchilli esce finalmente nelle sale italiane, distribuito da Medusa film, il 29 giugno, lo stesso giorno in cui l’attore si spense nel 2000.

Il film sarà in programmazione ordinaria, subito dopo una serie di anteprime gratuite, previste per il 27 giugno a Roma (cinema Embassy), Torino (Massimo), Napoli (Metropolitan) Milano (Apolli), Bologna e Firenze (Odeon), Genova (Corallo).

"L’idea è scaturita da due elementi fondamentali – racconta il regista – il primo era la voglia di eliminare l’idea che Gassman fosse un attore classico. Al contrario, si è trattato di un vero rivoluzionario, capace di toccare corde completamente differenti; non credo sia esistito nessun altro in grado, come lui, di passare dall’Otello shakespeariano a ‘L’Armata Brancaleone’ di Monicelli. Quando qualcuno pensava di potergli affibbiare un’etichetta artistica, ecco che stupiva tutti e si gettava su un nuovo progetto. Il secondo motivo è stato più personale, perché Gassman e Citti, quando ero un giovane cineasta, mi hanno dato amicizia e consigli professionali che mi hanno consentito di fare questo mestiere, altrimenti inaccessibile per me. Ho voluto, in questo modo, tentare di rendere una parte di quello che ho avuto in dono".

"Innanzi tutto, ringrazio Medusa per questa operazione, che è tutt’altro che scontata - commenta Alessandro Gassman - La peculiarità di questo documentario è che rispecchia il carattere di mio padre: con Giancarlo ci siamo sforzati di non scrivere un epitaffio funebre, come lui non avrebbe gradito, ma realizzare un film per divertire chi lo guarda. Mio padre era un uomo che amava il sacrificio, il consiglio più importante che mi ha lasciato è stato quello di perseguire un obiettivo scegliendo sempre la strada più tortuosa. Ed è ciò che ho fatto, soprattutto nel mio percorso professionale in teatro".

Conclude Carlo Rossella, Presidente di Medusa Film: "Questo documentario è una manifestazione di rispetto, affetto e ammirazione per un grandissimo artista. Si tratta di un lavoro che ci offre un Gassman ancora vivo nella memoria di molte generazioni. E sono quelle più giovani - che lo conoscono più cinematograficamente - che hanno ora l’opportunità di approfondire meglio tutti gli aspetti di un artista straordinario. Ci è sembrato anche un bel modo di rappresentare i 150 anni dell’Unità d’Italia, perché Gassman, con i suoi film e i suoi personaggi, ha toccato molti aspetti della nostra cultura e della nostra storia”.

Per dirla con le parole del produttore, Maurizio Carrano: "Si è trattato di celebrare l’eccellenza italiana, attraverso un prodotto complicato e rischioso, che potrebbe però fare da apripista per portare nelle sale cinematografiche qualcosa di differente dal prodotto filmico, nel senso più classico del termine".

21/06/2011, 11:00