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Bellaria Film Festival 2011: CinemaItaliano.info
premia Michelangelo Frammartino


In occasione di un incontro con l'autore de "Le quattro volte", in programma nella 29a edizione del “Bellaria Film Festival”, la redazione del nostro giornale ha assegnato a Michelangelo Frammartino il riconoscimento di “Film più premiato del 2011”. E' stata l'occasione per parlare di un vero "caso cinematografico" italiano, poco considerato dai distributori italiani, ma venduto in 50 paesi nel mondo.


Bellaria Film Festival 2011: CinemaItaliano.info premia Michelangelo Frammartino
Nonostante la stagione cinematografica, ormai agli sgoccioli, abbia visto trionfare al botteghino la commedia italiana, il “Film più premiato del 2011” è risultato “Le quattro volte” di Michelangelo Frammartino. A darne l'ufficialità è stato proprio Cinemaitaliano.info, che monitorando annualmente il passaggio dei film italiani in 3000 festival e assegnando loro dei punteggi, ha assegnato al regista il trentaquattresimo riconoscimento stagionale. L'occasione per consegnare una targa ricordo a Frammartino è stata la 29a edizione del “Bellaria Film Festival”, che ha ospitato all'interno del programma ufficiale un incontro con il regista curato da Simone Pinchiorri e Antonio Capellupo.

Incalzato dalle loro domande, l'autore ha raccontato cosa sta dietro ad un film in bilico tra la realtà e la finzione: "Quando giri sei mosso da due necessità. Una è quella di ottenere l'immagine perfetta, una volontà di controllo che però rischia di togliere anima a ciò che stai girando. L'altra, invece, è lasciare che le cose possano avvenire naturalmente. Sono due movimenti compresenti, che coesistono nello stesso istante, la voglia di controllare tutto fino in fondo e la consapevolezza che mentre lo fai rischi di uccidere ciò che hai di fronte".

Un film venduto in 50 paesi nel mondo, e in molti di essi un grande successo: "Essendoci una chiave di lettura particolare, un passaggio dall'uomo all'animale e poi al vegetale che riporta a qualcosa di animista o legato alla reincarnazione, mi sarei aspettato un'attenzione maggiore in oriente, ma la sensazione è che funzioni molto di più nel nord Europa e negli Stati Uniti.".

Il motivo per cui un film come “Le quattro volte” non riesca invece a trovare una collocazione televisiva sembra essere dettato da una strana abitudine: "La sensazione è che molto del nostro cinema strizzi l'occhio alla tv, quasi un'invasione di territorio che porta a disabituare il pubblico a certe durate e ad avere un'impreparazione spiazzante verso un film come il mio".


Intervista a Michelangelo Frammartino


03/06/2011, 15:57

Antonio Capellupo