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"Corpo Celeste" di Alice Rohrwacher: un film
italo-svizzero al Festival di Cannes


Il lungometraggio italo-svizzero "Corpo Celeste" di Alice Rohrwacher rappresenta il cinema svizzero alla 64° edizione del Festival di Cannes. La pellicola della giovane regista italiana che ha le sue radici artistiche nella musica e nel teatro è una coproduzione italo-svizzera. In Ticino i coproduttori sono l’Amka Films, la dinamica casa di produzione di Savosa e la RSI - Radiotelevisione svizzera. Il lungometraggio è stato selezionato per la Quinzaine des Réalisateurs, una delle sezioni parallele più innovative e prestigiose del Festival di Cannes.

La regista, sorella della nota attrice Alba, è nata a Fiesole (FI). Si è laureata a Torino in Lettere e Filosofia, ha ottenuto il Master in sceneggiatura e linguaggio documentario presso la Videoteca Municipal di Lisboa, Portogallo e il Master in tecniche narrative, sceneggiatura e drammaturgia presso la scuola Holden di Torino. Ha diretto con Pier Paolo Giarolo e montato il documentario "Un Piccolo Spettacolo, primo premio al Festival Internazionale del Cinema Documentario di Roma 2005. Con Alexandra Loureiro ha diretto il film "Vila Morena" prodotto dalla Videoteca Municipal di Lisbona. "Corpo Celeste", interpretato dalla giovane Yle Vianello, da Salvatore Cantalupo e da Anita Caprioli e il suo primo film di finzione.

La protagonista del film è Marta adolescente di tredici anni. Dopo dieci anni passati con la famiglia in Svizzera, è tornata a vivere a Reggio Calabria, la città dov’è nata. Marta è esile, attenta, con un’andatura un po’ sbilenca e un’inquietudine che la fa assomigliare ad un animaletto selvatico. Della sua infanzia a Reggio non ricorda molto, la città, cresciuta senza nessun ordine, è per lei rumore, vento, e un mare che si intravede vicino e sembra impossibile da raggiungere.
A Reggio frequenta il corso di preparazione alla cresima. Incontra don Mario, prete indaffarato che amministra la chiesa come una piccola azienda, e la catechista Santa, una signora un po’ buffa. In parrocchia si sta preparando una festa per l’arrivo di un nuovo Crocifisso che dovrà sostituire quello stilizzato e fluorescente che poco piace ai parrocchiani. Nell’attesa della festa della parrocchia, Marta partecipa alle attività del catechismo, impara a memoria le formule del libro e canta “mi sintonizzo con dio”. Ma capirà presto che altrove deve trovare la sua strada, non la via al di là del mondo, ma la via attraverso il mondo.

05/05/2011, 18:10

Martine Cristofoli