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Da Sodoma a Hollywood: "Camminando verso",
il secondo film di Roberto Cuzzillo


Da Sodoma a Hollywood:
"Camminando Verso" è il secondo lungometraggio del regista torinese Roberto Cuzzillo, autore di quel "Senza fine" che ha girato il mondo senza mai riuscire (incomprensibili meccanismi...) a trovare una distribuzione italiana.

Destino che ci auguriamo diverso per questo secondo lavoro, che rappresenta un passo avanti nel percorso artistico di Cuzzillo dopo il già apprezzabile - e apprezzato - esordio.

Nello sguardo di Emina si scorge un’ombra che nasconde un oscuro segreto del passato, ma che ancora incupisce il suo spirito e le conferisce un alone di ambiguità dal quale Antonia viene irrimediabilmente attratta. Antonia e Emina vorrebbero amarsi fino in fondo, ma la vita porterà quest’ultima a scontrarsi con un misterioso uomo bosniaco che la costringerà a fare i conti con ciò che le sembra impossibile lasciarsi alle spalle.

Il film riprende alcuni aspetti cari al regista, che torna ad avere una storia lesbica al centro del suo racconto (anche se qui molto più "defilata"), che punta su un cinema fatto anche di lunghi silenzi retti dai primi piani delle sue protagoniste (nel film si parla più volte di "energia muta", e sembra proprio quella che Cuzzillo ricerca) e parla ancora una volta della forza che l'amore può dare nell'affrontare un difficile passato (o un complicato presente, come in "Senza fine").

Interessante il lavoro sulle musiche per un film - interpretato da Fiorenza Tessari nel ruolo di Antonia e da Anastazija Vidmar in quello di Emina - decisamente interessante.

02/05/2011, 08:50

Carlo Griseri