Il documentario "
Sorelle dItalia" di
Lorenzo Buccella e
Vito Robbiani stato selezionato per il
concorso internazionale nella sezione
Reportage and Current Affairs alla 24esima edizione del
FIPA, che si terr a Biarritz (Francia) dal 24 al 30 gennaio 2011.
Quella di Biarritz sar la prima proiezione pubblica (28 gennaio ore 20.40, replica 29 gennaio ore 22.30 al Cinma Le Royal) del documentario "
Sorelle dItalia", realizzato da una produzione svizzera indipendente.
"
Sorelle dItalia" il racconto realizzato con la camera a spalla, di un viaggio nelluniverso femminile lungo lItalia di Berlusconi, fatto da
Lorenzo Buccella e
Vito Robbiani. Da Nord a Sud, dalla storica residenza del premier villa San Martino (Arcore) a villa Certosa, la reggia estiva affacciata sul mare della Sardegna. 101 donne, incontrate casualmente per strada nei centri storici di varie citt raccontano chi per loro Silvio Berlusconi. Un modo per attraversare limmaginario di un paese dominato dalla presenza ingombrante del suo uomo pi in vista. Nel bene o nel male, tra adorazioni di massa, critiche feroci, gaffe internazionali, scandali erotici, barzellette maschiliste, battaglie giudiziarie e un ampio ventaglio di proclami pubblicitari: nessuno pi di lui riuscito a unire e dividere la penisola in maniera cos radicale.
Un juke-box di voci, raccolto senza alcun tipo di filtro n di pregiudiziale e innescato da una semplice domanda-passe-par-tout: Berlusconi? Ne venuto fuori il ritratto dal basso e senza censure di un paese spaccato in due, diviso fra fazioni risolute nello screditarsi a vicenda. Ad accompagnare a livello musicale il tutto, le libere reinterpretazioni dellinno italiano, fatte appositamente per il film, da parte di 3 musicisti:
Sandro Schneebeli,
Rino Scarcelli,
Maurizio Forte.
Che poi in Italia il rapporto tra Berlusconi e il mondo femminile rimanga ancora oggi argomento sensibile e delicato, lo testimoniano gli eventi che hanno segnato le riprese nellultima tappa del documentario.
Lorenzo Buccella e
Vito Robbiani sono stati fermati dai carabinieri proprio mentre giravano alcune immagini su suolo pubblico ancora a chilometri di distanza da Villa Certosa. Non soltanto un semplice e legittimo controllo didentit, ma qualcosa di pi. Dopo esser stati costretti a mostrare le immagini filmate, infatti, i due cineasti sono stati interrogati, portati al comando e trattenuti senza alcuna giustificazione per diverse ore. Un comportamento che Alexandre Curchod, l'avvocato di impressum (Federazione svizzera dei giornalisti) non ha esitato definire ingiustificato e addirittura illegale. Alla sua lettera di richiesta di scuse ufficiali, il comando dei carabinieri di Porto Rotondo non ha mai dato risposta.