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Note di regia del film "Three the Movie"


Note di regia del film
Una storia ambientata a Udine, la mia città, amata e odiata, pressoché sconosciuta al Cinema, e sulla quale scommetto la fascinazione che può esercitare... Una storia che racconta se stessa, ma al tempo stesso tante storie di questo o di altri luoghi… Il tema dell'emigrazione, perché no?, clandestina! I dialoghi e i silenzi tra culture, razze e religioni differenti in una città da sempre teatro di invasioni e crocevia di etnie e geografie diverse (Udine, “città della guerra”).
Udine protagonista, un omaggio alla mia terra. Le sue contraddizioni: chiusa nel guscio, difende se stessa, ma si chiude in trappola, allontana diffidente, ma al tempo stesso avvicina e fa incontrare, si apre allo straniero, ma si serra nella solitudine… una solitudine vissuta come àncora di salvezza, ma che in realtà affonda e affoga. Una città inedita, osservata dall'immigrato, da un quartiere, quello di via Roma, che si chiude quasi in un ghetto.
Tre è tutto in questo film. Tre è un assunto e un pretesto. E' la griglia sulla quale si costruisce la storia, triplice e multiforme.
La geometria degli incontri: punti, diagonali e lati misurano le individualità, i rapporti, le relazioni. 3, il triangolo, l'espressione trinitaria dello spirito assoluto, 6, l'esagramma della Stella di David, due triangoli intrecciati, unione tra acqua e fuoco, 9, l'enneagramma, "il volto di Dio" secondo i Sufi, che si rifà all'Albero della Vita, e ancora 3 volte 3, la perfezione trinitaria. Tre popoli, tre religioni e tre vite, uniti tra loro dalle simbologie della Trinità, della Stella di David e dell’Enneagramma… ora che il momento storico dice rende sempre più difficile l'incontro tra Oriente e Occidente...
La storia è un singulto di emozioni e passioni, un vortice di avvenimenti intervallati da flashback, che tanta energia ha infuso anche a me che l’ho scritta, vissuta e ultimata.

Elisabetta Minen