Festival del Cinema Città di Spello e dei Borghi Umbri
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Note di regia del film "My Land"


Note di regia del film
Ho fatto di questa terra la mia Cinecittà.

"My Land" è il quinto film che giro in Calabria.

Realizzato grazie al sostegno del Comune di Soverato, della Provincia di Catanzaro e della Film Commission, è un film omaggio alla mia città, un inno di amore alla mia terra.

Come i miei film precedenti, è interamente girato in Calabria e, come gli altri, si avvale di attori non professionisti, a parte qualche eccezione (Pino Michienzi, Antonella Ponziani per "Spot").

Motivo dominante di tutti i miei lavori è un personaggio che per qualche ragione è diretto in Calabria con la segreta speranza o illusione di trovare qualcosa che gli manca e che non ha trovato altrove. La Calabria, dunque, come destino.

C'è chi come in "Terra d'amore" torna per la famiglia; chi come in "Spot per amor"e; chi come in "Uno spicchio di buio per una donna"; chi come in "Se una notte d'inverno un viaggiatore per lavoro"; chi come in "My Land" per un bisogno nostalgico di radici e di autenticità.

Il film è uscito al Supercinema di Soverato il 30 luglio 2009. A dicembre dello stesso anno è stato inserito fuori concorso alla Terza Edizione del Calabria Film Festival che si è svolto a Reggio Calabria.

Tra i credits del film, le musiche composte da Louis Siciliano.

Il film è stato esaminato dalla Commissione Nazionale Valutazione Film della CEI ottenendo un giudizio positivo. Il critico della rivista Filmcritica, Bruno Roberti, nel suo articolo My Cinema, "My Land" ha scritto: “Film solare, simpatico, gioviale, una sorta di ballata sincera e un po' ebbra come un buon vino…una provincia del Sud ritratta in primo luogo con autoironia e poi con un afflato affettuoso da situation comedy”.

…E' una storia allegra e scanzonata, che per scelta del regista non si richiama a vicende di 'ndrangheta e di violenza, rappresentando una sorta di sfida a chi dipinge la Calabria solo denigrandola”. (Maria Olivito, Omaggio alla Calabria del regista Paparazzo, in Gazzetta del Sud, Venerdì 19/03 2010).

"My Land", sulla scia di tutta la mia filmografia, non pretende di dire verità assolute: vuole essere semplicemente un tentativo di allargare l'orizzonte di una visione del Sud ferma ai consueti stereotipi e luoghi comuni, alla caricatura, al grottesco e alla criminalità.
E', dunque, come viene ribadito dalla Olivito, una scelta di regia, una cifra stilistica coerente che privilegia contenuti e forme presenti e ricorrenti in tutti gli altri miei lavori (c'è chi racconta i vizi, chi il cinismo, chi le lotte politiche, chi la droga, chi i drammi sociali, le ingiustizie, i crimini, le mafie, la corruzione, chi la diversità, ecc…).
Il tema del legame con la propria terra e le proprie radici è un tema molto sentito: penso al Sila Festival che intitola la manifestazione richiamandosi alle radici, alle interviste degli extraeuropei che vivono in Italia, alle dichiarazioni degli italiani che vivono al Nord o all'estero…
Infine, ho girato "My Land" su invito di un gruppo di persone che me l'hanno chiesto, mettendo a loro disposizione e a disposizione della mia città la mia professionalità.

Maurizio Paparazzo