Ezio Greggio nella scena della fucilazione
SECONDO FILM ITALIANO IN CONCORSO ALLA 65esima MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA
Pupi Avati Il papā di Giovanna
Lido di Venezia, 31 agosto.
Oggi seconda pellicola italiana in concorso per il Leone d'Oro alla Mostra del Cinema.
Grandi applausi al PalaLido per la seconda proiezione del film. Il papā di Giovanna, intenso e profondo, opera che coinvolge lo sguardo dell'anima e il sentimento pių puro, vede come protagonisti principali Silvio Orlando, Francesca Neri e Alba Rohrwacher.
Altri interpreti d'eccezione sono Serena Grandi e uno strepitoso Ezio Greggio nei panni di un ispettore di polizia, che si imbarca (č il caso di usare un gioco di parole) egregiamente su una nave molto diversa da quella di Striscia la Notizia, risultando bravo e convincente.
Un personaggio fondamentale č Bologna, immancabile presenza nei film di Avati, con le sue strade (su tutte Via San Vitale, dove ha abitato il regista), i suoi edifici storici e i famosi portici.
Lastoria si muove all'interno della cittā dal 1938 fino alla liberazione (e anche oltre) e racconta il delicato rapporto tra un padre, il professor Michele Casali (Silvio Orlando) e la figlia Giovanna (Alba Rohrwacher) che commette un omicidio per gelosia, viene giudicata malata di mente e rinchiusa nel manicomio criminale di Reggio Emilia.
Silvio Orlando, napoletano, č al suo primo film con il maestro bolognese e si conferma attore di razza, talento e sensibilitā. Si č detto molto soddisfatto di aver lavorato con un regista tanto bravo e, nello stesso tempo, di aver trovato sul suo set un'atmosfera calda e confortevole, che č stata poi la stessa dichiarazione di Serena Grandi, entusiasta di essere entrata nella famiglia Avati(Antonio Avati č, infatti, fratello di Pupi), bolognese fra i bolognesi.
Le musiche di Riz Ortolani sottolineano i momenti pių toccanti del film, specie quelli interpretati dalla Neri, spontanea e dai tempi giusti, e dalla Rohrwacher, giovane e promettente attrice co-protagonista.
Pupi Avati č un direttore d'orchestra, com'č stato definito dal suo cast ed č un regista che indaga con gli occhi spalancati sull'intimo dei suoi personaggi, ma anche sul mondo esterno che li circonda.
In conferenza stampa si č definito un papā felice, soprattutto felice di non aver mai dovuto affrontare esperienze cosė devastanti e ha spiegato di aver messo dentro il film tutta la sua conoscenza di padre, nel bene e nel male, anche se non definirebbe l'opera strettamente autobiografica. Rivela anche che nel personaggio di Michele c'č molto di sé e che, proprio perché ha dovuto lavorare a fondo sulla figura paterna, Il papā di Giovanna č un film a cui si sente davvero legato.
Pupi racconta molto di sentimenti, molto della sua Bologna, molto di storie di vita che potrebbero essere ( e infatti lo sono) ispirate a fatti di cronaca.
Una nota di merito ad Ezio Greggio, perfettamente a suo agio nel suo primo ruolo drammatico in un film d'autore.
Il film, nelle sale il prossimo 12 settembre, č stato ben accolto dalla critica italiana e internazionale e pare che i buyers presenti al Lido siano giā interessati a comprarlo.
Si dice che Rai Trade abbia giā avviato i rapporti di compravendita per distribuirlo all'estero.
Siamo contenti per il cinema italiano.
31/08/2008, 18:16
Claudia Verardi