Fondazione Fare Cinema
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Est Film Festival 2008: Nanni Moretti "Al Cinema č rimasto
il diritto e il dovere di sorpendere lo spettatore"


Est Film Festival 2008: Nanni Moretti
Nanni Moretti a Montefiascone
Nella Sala Innocenzo III della Rocca dei Papi di Montefiascone Nanni Moretti ha incontrato il pubblico della 2. Edizione dell'Est Film Festival. Ad un giorno dalla proclamazione del film vincitore del Concorso, che sarŕ premiato con l’Arco D’Oro, un pubblico numeroso ed eterogeneo ha assistito con grande attenzione alla proiezione de "Il Caimano", oggi piů che mai attualissimo e condivisibile da tutti. “Sono venuto qui perché ho deciso di raccontare davanti a 300 persone” – ha esordito il regista, spiegando da subito il suo film nel quale “non ero interessato all’identificazione né all’immedesimazione con il personaggio che interpretavo, né mi interessava la parodia”, continua. “Ho interpretato volutamente con freddezza per restituire al pubblico il peso e la pericolositŕ di quelle parole, a cui siamo ormai abituati”. “Ne Il Caimano volevo raccontare soprattutto l’incontro tra due diversi personaggi: una giovane aspirante regista e un produttore piů anziano di lei. E intorno a loro si doveva creare un sentimento”. “Non mi considero un maestro del cinema” – continua Moretti di fronte a piů di 700 persone che ascoltavano estasiate il dibattito – “ho avuto tanti aiuti regista ma non credo di aver insegnato qualcosa: gli ho semplicemente raccontato il mio modo di essere a lavoro". Il lungo incontro si č spostato poi inevitabilmente sulla politica, soddisfando molti dei presenti che aspettavano un’opinione sulla situazione attuale. “Ieri Olmert, il Premier israeliano ha detto: sono contento di vivere in un Paese dove il Presidente del Consiglio puň essere processato. Ci sono dei valori di una democrazia” – ha continuato Moretti - “che sono comuni a conservatori e progressisti poi ci si divide sulle linee da adottare: sulla linea economica, l’immigrazione la scuola pubblica e la sanitŕ, ma devono essere, e cosě succede nei paesi vicino a noi, dei principi democratici che sono patrimonio comune nostro e dei nostri avversari politici. Fino a 15 anni fa” – afferma – “questo patrimonio c’era: in schieramenti opposti si riusciva a comunicare. Da 15 anni a questa parte non č piů cosě”. Davanti all’affermazione di Vaniel Maestosi, della Direzione Artistica di Est Film Festival: “C’č sempre attesa verso un tuo nuovo film”, Moretti risponde ironicamente facendo scaturire un caloroso applauso: “Sono giŕ in ansia per la scrittura del mio prossimo film: se mi dici cosě mi viene un blocco! Per ora considero i 10 film che ho fatto” – conclude Nanni – “come capitoli di un unico romanzo: poi non so il futuro. Mi piace attraversare vari ruoli” – afferma Moretti che, oltre che regista e attore, č anche produttore di alcune pellicole e Direttore del Festival del Cinema di Torino. Il segreto in questi casi, svela il regista, “č di mettere in azione parti diverse della testa”, cercando di calarsi in modo diverso a seconda del ruolo che si sta vivendo in quel momento. “Non faccio cinema per scuotere gli spettatori” – ha insistito in conclusione Moretti – “ma per raccontare storie: perché di volta in volta sento che dentro di me ha preso vita un sentimento che si incarna poi nei personaggi e puň cambiare man mano”.

01/08/2008, 18:38