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9. Giornata della 64. Mostra d'Arte Cinematografica di Venezia


9. Giornata della 64. Mostra d'Arte Cinematografica di Venezia
Il cast del film "L'Ora di Punta" al photo call
La nona giornata della 64. Mostra d'Arte Cinematografica di Venezia ha presentato in cartellone il terzo film italiano in concorso, "L'Ora di Punta" di Vincenzo Marra. Dopo la fredda accoglienza per "Nessuna Qualità agli Eroi" e "Il Dolce e l'Amaro", nemmeno il film di Marra riesce a strappare gli applausi dei giornalisti e dei critici alla proiezione per la stampa. Anche in conferenza stampa la stampa non è stata molto "dolce" con il regista, che stizzito ha replicato con tre frasi molto polemiche: "Lo spettatore intelligente capisce", "Ci vogliono occhi intelligenti per vedere il mio film", "Spero che il mio ritratto della Guardia di Finanza venga visto da persone intelligenti". Il film racconta la storia di un agente della guardia di finanza, che cerca di arricchirsi con ogni mezzo senza farsi nessun tipo di scrupolo. L'attrice protagonista Fanny Ardant ha voluto ricordare il tenore, Luciano Pavarotti, morto nella sua casa di Modena a 71 anni: "La voce di Luciano Pavarotti ci ha accompagnato. Una voce che si spegne come una stella dopo che ci ha aiutato a vivere. Ma lui non morirà mai perché la sua voce è sempre qui con noi". "Nightwatching" (2007, Canada/Francia/Olanda/Polonia/UK, 134') di Peter Greenaway, altro film in concorso presentato ieri al Lido, è stato accolto molto positivamente dalla critica. La pellicola prende spunto dalla realizzazione del quadro di Rembrandt van Rijn la "Ronda di Notte" ed è stata definita dal regista in conferenza stampa "una pellicola post-freudiana, post-modernista, non misogina".
In giornata sono stati assegnati anche due premi. Il Premio "Isvema", assegnato dal SNGCI, è andato alla pellicola italiana La Ragazza del Lago di Andrea Molaioli, "per la sensibilità e la professionalità con cui, operando all'interno di un genere cinematografico e avvalendosi di un ottimo cast, riesce ad esprimere il disagio esistenziale di una piccola comunità raccontata nel suo vivere quotidiano". Il regista Aleksandr Sokurov, invece, ha vinto il Premio "Bresson", assegnato annualmente dalla Fondazione Ente dello Spettacolo al cineasta che meglio abbia contribuito al difficile cammino della ricerca di un significato spirituale.
Nella sezione Orizzonti DOC è stato proiettato il documentario italiano "Il Passaggio della Linea" di Pietro Marcello, che racconta un viaggio notturno in treno sulla linea Roma-Bolzano-Roma. Su delle carrozze vecchie e sudicie, viaggia Arturo, un signore anziano ce ha scelto come casa questa tratta ferroviaria dopo aver lasciato una vita ricca ed agiata. La pellicola non narra, però, la storia di un "vinto", ma racconta un uomo libero ed il microcosmo che popola i nostri treni fatto di lavoratori, immigrati, viaggiatori casuali e non.
Nella sezione fuori concorso è stato presentato anche l'ultimo lavoro di Manoel de Oliveira "Cristóvão Colombo - O Enigma" (2007, Portogallo/Francia, 100'), che rivendica le origini portoghesi di Cristoforo Colombo; e "Disengagement" (2007, Germania/Italia/Israele/Francia, 121') di Amos Gitai.


Conferenza Stampa "Nightwatching"


Photo Call "Nightwatching"


TV Call "Cristóvão Colombo - O Enigma"


Conferenza Stampa "Disengagement"


07/09/2007, 19:52

Simone Pinchiorri