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Ermanno Olmi ed i fratelli Taviani al Festival di Cannes 2007


Ermanno Olmi ed i fratelli Taviani al Festival di Cannes 2007
Paolo e Vittorio Taviani a Cannes
Il regista Ermanno Olmi, Palma d'Oro nel '78 con "L'Albero degli Zoccoli" (1978, Italia/Francia, 186'), ed i fratelli Paolo e Vittorio Taviani, premiati trent'anni fa con la Palma d'Oro per il film "Padre Padrone" (1977, Italia, 114') e con il Gran Premio della Giuria nel 1982 per il film "La Notte di San Lorenzo" (1982, Italia, 106'), sono stati sulla terrazza del Noga Hilton gli ospiti italiani della 60. Edizione del Festival International du Film de Cannes.
Olmi è a Cannes con il suo ultimo film "Centochiodi" (2007, Italia, 92'), nella sezione fuori concorso tra gli omaggi del 60° anniversario, ha fatto la sua apparizione sulla croisette con i due protagonisti del film, Raz Degan e Luna Bendandi. La sua pellicola è stata giudicata molto positivamente dal giornalisti stranieri presenti alla manifestazione. Olmi ha rilasciato alla stampa la seguente dichiarazione: "Negli stranieri non ho potuto fare a meno di notare una maggiore libertà rispetto a certi schemi pregiudiziali, in Italia l'obbligo di coabitazione con il Vaticano può aver creato qualche imbarazzo, ma è nato soprattutto da uomini che praticano la cultura e che si sono sentiti mortificati nel vedere tutti quei libri inchiodati. Io volevo solo dire che un libro, perché non rimanga rigido monumento e lettera morta, deve poter trasformare gli uomini che l'hanno letto, altrimenti è inutile. I libri non parlano da soli".
I fratelli Taviani hanno rievocato la vittoria della loro Palma d'Oro, svelando alcuni retroscena: "Ci telefonarono a Roma all'una di notte dicendoci che avevamo vinto. Non fu facile trovare posto in aereo, tant'è che le nostre mogli, la produttrice Grazia Volpi e il montatore Roberto Perpignani dovettero arrangiarsi per il viaggio con un'auto. Al nostro arrivo ci portarono in uno studio televisivo, il telegiornale nazionale francese delle 20.00 voleva infatti dare la notizia, seconda nella scaletta, della nostra Palma, poco prima della nostra premiazione ufficiale prevista per le 20.30. E invece le cose andarono per le lunghe e alla fine ci ritrovammo a supplicare l'inflessibile capo della vigilanza del vecchio Palazzo del Cinema per entrare. All'inizio non ci credette affatto e solo dopo molte insistenze ci lasciò passare, mentre la cerimonia era ormai a metà. Non così per i nostri familiari e amici che furono respinti all'ingresso al grido "I soliti italiani" e così persero la premiazione."

22/05/2007

Simone Pinchiorri