Fondazione Fare Cinema
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Note sul film "Il Vento fa il suo Giro"


Osservazioni sulla realizzazione della pellicola "Il Vento fa il suo Giro" di Giorgio Diritti.


Note sul film
Una scena del film
I luoghi del film
L' Occitania è una comunità linguistica europea che comprende tutto il midi della Francia, una valle in Spagna e tredici valli alpine in Italia, fra cui la valle Maira, situata nelle Alpi Cozie meridionali.
La lingua d'oc, già citata da Dante come lingua poetica per eccellenza, è rimasta inalterata nei secoli fra le montagne del confine italo-francese. Terra di eretici e contadini, artisti e commercianti viaggiatori la valle si è rivelata un territorio ideale per il film.
Attraverso l'uso della lingua materna uomini e donne delle vallate si sono identificati nella storia e come in un antico rito collettivo si sono riappropriati della loro identità culturale, in una dinamica positiva e generosa con la troupe. L'incontaminata e silenziosa bellezza di queste montagne, scelte per le loro particolari caratteristiche ambientali e culturali, ha offerto innumerevoli scorci e suggerimenti per la realizzazione del film.

Come è stato realizzato il film
"Il Vento fa il suo Giro" è un progetto sperimentale girato con tecnologia digitale. Senza aver goduto di finanziamenti statali infatti è in lavorazione grazie ad una particolare formula produttiva: le persone della troupe e gli attori principali entrano in coproduzione garantendosi con il lavoro una quota del film. Questo è stato possibile grazie all'adesione ad un progetto che esce dagli schemi tradizionali del cinema italiano, facendo propria una scelta che crede ancora all'importanza di raccontare storie autentiche. Gli abitanti delle valli, oltre a ricoprire pressoché tutti i ruoli comprimari, hanno sostenuto e reso possibile il film mettendo a disposizione mezzi, animali, oggetti di scena ed ambienti dove effettuare le riprese. Sperimentale e innovativo è poi l'uso delle lingue dei personaggi: il francese per la famiglia Héraud, l'occitano per i valligiani e l'italiano per gli abitanti del fondo valle. L'intenzione di utilizzare i sottotitoli, mantenendo inalterato l'uso delle lingue senza ricorrere al doppiaggio, non falsa la narrazione e non appiattisce il film su standard preconfezionati. Allo stesso tempo condivide e supporta recenti studi sull'intercomprensione linguistica nell'ambito delle lingue romanze.

Patrocini
La sceneggiatura ha vinto il 1° premio al Festival del Cinema di Montagna di Trento nel 2002.
Il film ha ottenuto il Patrocinio del Ministero dell'Interno - Area Minoranze linguistiche, della Regione Piemonte, della Provincia di Cuneo, della Città di Torino, della Città di Cuneo, della Comunità Montana Valle Maira.

21/02/2007