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Le reazioni della stampa sul film "In Memoria di Me"


La stampa italiana esalta il film di Costanzo in concorso alla Berlinale 2007, mentre i giornali tedeschi criticano aspramente la pellicola.


Le reazioni della stampa sul film
Saverio Costanzo ed il cast del film a Berlino
Pareri contrastanti delle maggiori testate italiane e straniere sul film di Saverio Costanzo "In Memoria di Me", proiettato alla 57. Edizione della Berlinale.
"ANSA" ha commentato, così, la pellicola: "Berlino: applausi per Costanzo. Piaciuto "In memoria di me", unico film italiano al Festival". La stessa agenzia,subito dopo la proiezione a Berlino del film aveva diramato una notizia dal titolo: "Berlino: bacio choc tra novizio e prete in film di Costanzo". Il primo giornale italiano, il "Corriere della Sera" ha proposto nella pagina degli spettacoli il titolo: "Un lavoro italiano maturo e un capolavoro straziante. C'è anche il bacio gay di un novizio nel rigoroso racconto delle vocazioni". Il quotidiano "Il Foglio" di Giuliano Ferrara, che riserva sempre uno spazio molto approfondito ai cinema ed ai festival, descrive in sintesi il film ponendo una domanda: "Bisogna capire o basta amare?". Da poco risalto al film "Il Manifesto",in un articolo di Roberto Silvestri: "Illustri biografie e doppi giochi. In concorso il film su Nelson Mandela, «Goodbye Bafana - Il colore della libertà» con la regia di Bille August. Ma il leader sudafricano sembra un nazionalista liberale ossessionato dalla «sindrome del santino» In gara anche «In memoria di me», opera seconda di Saverio Costanzo, d'ambientazione gesuitica e anarchica spiritualità. "Il Tempo" di Roma ha così commentato il film: "In Memoria di Me, storia di un novizio ribelle. Saverio Costanzo incanta Berlino con una scomoda riflessione religiosa". L'altro quotidiano romano ha così titolato nella pagina degli spettacoli: "Il mondo in un monastero. Interesse e stupore a Berlino per l'italiano In Memoria di Me. Alla Berlinale Saverio Costanzo racconta i silenzi di un gruppo di novizi sull'isola di San Giorgio Magiore". TGCOM apre con il titolo: "Berlino, applausi per film Costanzo" e poi continua con la dichiarazione del regista: "Il bacio gay? Metta pure a disagio".

La stampa americana non ha parlato male del film: "The Hollywood Reporter" ha molto apprezzato la regia e le location del film. Deborah Young su "Variety" ha scritto di "In Memoria di Me": "I film italiani non sono mai così bizantini come quando parlano della religione cattolica. Non fa eccezione In memoria di me che fa irruzione sullo schermo con potente originalità e una certa profondità di pensiero in una atmosfera non priva di tensione e coinvolgente".

La stampa tedesca stronca, invece, il film di Costanzo. "Der Spiegel" sfrutta la pellicola per attaccare ancora una volta l'Italia in generale". "E' sempre italiano", scrive, "il peggior film in concorso. Certo, gli italiani fanno anche film molto, molto belli, ma stranamente questi non arrivano quasi mai in concorso ai festival di Berlino o di Cannes. Si puo' considerare la cosa come una perfida congiura oppure come un atto di carita'". Non ci va leggero nemmeno il "Berliner Zeitung": "Dio mio, Dio mio! Con queste parole si e' detto tutto in maniera definitiva sul film italiano in concorso, cosi' noioso che parecchi critici ne hanno approfittato per fare una pennichella". Il giornale boccia in particolare la musica, che considera "un autentico affronto. Ogni volta che si manifesta un conflitto interiore si scatenano gli altoparlanti, mentre gli attori hanno un'espressione cosi' drammatica come le vacche che dopo una lunga pausa invernale non sanno da che parte cominciare con la riacquistata liberta' di pascolo. Pieta'". Duro anche il "Die Welt", che ha così commentato il film: "La musica ammazza diverse scene. Ah, se la regia di Costanzo avesse taciuto come i monaci dell'isola di Venezia piena di vita!".

13/02/2007

Simone Pinchiorri