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Note del film "E Guardo il Mondo da un Oblò"


Stefano Calvagna, Massimo Paolucci e Gianni Togni descrivono il film "E Guardo il Mondo da un Oblò".


Note del film
il regista Stefano Calvagna
Questo diciamo che è un film di un certo spessore, al di sopra delle aspettative...visto e montato è buono e secondo me possiamo ritenerci più che soddisfatti. Anche il titolo ha il suo peso…anche nel titolo c’è un messaggio ben diretto… Mike il protagonista,interpretato da Luca Seta, guarda proprio il mondo dall’oblo di queste lavatrici…un mondo che poi gli entra dentro in un modo devastante,lui pensa di andare li per nascondersi, invece trova un mondo particolarmente vicino alla sua realtà anzi più devastante e più pazzo di quelle che poi realmente sono le sue problematiche esistenziali. Fare film…è sempre una lotteria.. Io spero come tutti i registi, che creano un opera, che questo film possa piacere al pubblico. Noi da parte nostra ci mettiamo l’anima in tutte le opere, e poi speriamo che il pubblico faccia la sua scelta.
Purtroppo in Italia la scelta non la fo solo il pubblico, ma lo fanno le grosse major, che purtroppo ti limitano nell’uscita del film… Io penso che è un film che può reggere i tempi della commedia e della riflessione all’interno di una struttura, e anche se tutto il film è stato girato all’interno di una lavanderia, non annoia, perché ci sono 26 personaggi che girano intorno alla storia, e che sono ben curati. Attori,giovani che sono per la prima volta sul set, bravi e che hanno interpretato bene i loro ruoli.
Chi ha fatto questo film lo ha fatto esclusivamente perché ha creduto nel progetto... in totale umiltà e in totale amore del cinema, perché per fortuna c’è ancora gente crede in queste cose.
Stefano Calvagna

Il titolo provvisorio era risciacqui veloci, solo per dare un idea della trama, successivamente è diventato un progetto sociale..è il sogno di un ragazzo che cerca una vita nuova.. e si rinchiude in una lavanderia.. un commediola, brillante accesa, con tante verità nascoste, che poi tra le righe vengono fuori…
Quelle verità che Stefano ha sempre voluto tirar fuori nei suoi film e stavolta penso proprio in maniera più prepotente ci sia riuscito. Ha scelto un posto particolare e dei personaggi altrettanto particolari. Di nomi di grido c’è poco, ma la scelta giusta è stata puntare sui giovani e seconde me sarà la carta vincente del film. Incredibile quello che ha fatto la troupe e i personaggi…c’è stato tanto sacrificio,da parte di tutti…”non è un filmetto!” Il messaggio che Stefano da è che bisogna confrontarsi con tutte le varie realtà che ci circondano, dal trans, alla persona che pur di farsi sentire ti amo sarebbe costretta ad uccidere. Bisogna essere preparati ad incontrare tutti…Mike, il protagonista incontra tante persone con tanti problemi, ma non ci dimentichiamo che lui è il primo che scappa dai sui problemi,si rinchiude li proprio per questo, ma poi tutto gli si rispecchierà…
In Questo film abbiamo il ritorno di Tiberio Murgia, che insieme a Claudia Cardinale faceva parte dei “vecchi” del cinema, che non c’è più e che era fatto veramente per essere cinema, cosa che stiamo riprovando a fare noi insieme a Stefano.
Massimo Paolucci

Ho fatto la colonna sonora del film E guardo il mondo da un oblò, frase che mi riguarda perché sono l’autore della canzone "Luna"; adesso sto rifacendo di nuovo "Luna", ma con sonorità più semplici e più adeguate al film stesso. Con Stefano, ci siamo trovati subito…la storia è fatta molto bene, sia dal punto di vista cinematografico che dal punto di vista umano, un film che all’inizio appare molto lieve, disegnato per un certo mondo che fa sorridere, ma poi alla fine invece dimostra una profondità maggiore di quello che ne puoi avere da una lettura superficiale. Il personaggio di luna è un personaggio che cerca qualche cosa, un personaggio che cerca se stesso nella sua vita…colui che legge, che si annoia. Questo rovistare nell’arte nella vita quotidiana, credo che sia una cosa che non morira mai…
Ho voluto dare a luna un suono vero, della verità…di quello che secondo me è il suono della vita di oggi.
Gianni Togni

26/01/2007