Sinossi *:
Dove sei? Leggero, buffo ed epico. Se gli orizzonti non fossero così vicini che folate seguiresti? E' un desiderio quello che ti solleva, un dolore che ti sospinge, una follia quella che ti porta a fondo. Dove vai ora? Il vento come note a margine, sussurri e applausi. Questo soffio è un sospiro all'unisono.
"Murmur" segue il volo reale e metaforico di un gabbiano, attraverso lo sguardo di una figura femminile - sospesa in un tempo indefinito- che ne indaga le meccaniche fisiche e divine. Prendendo spunto dal celebre monologo di Nina de "Il gabbiano" di Anton Čechov,
"Murmur" si pone in dialogo - attraverso un linguaggio immaginifico - con il senso di un'arte davvero libera.
Note:
Liberamente ispirato a “Il gabbiano” di A. Čechov.
Selezione d'archivio a cura di Luisa Cutzu, Luca Maccioni, Alessia Pinna.