Sinossi *:
Quanto l’esperienza della maternità, nelle sue complessità insondabili, sia ancora un tabù è dimostrato dal film di Fatima Bianchi, Mater Insula. Cinque donne sono riunite in uno studio di registrazione e parlano liberamente del proprio vissuto, di donna e di madre. Seppure tra loro si crei quasi immediatamente una complicità, emerge come nessuna storia assomigli all’altra. Ognuna consegna una riflessione, un sentito, un bagaglio famigliare differente. Perché è chiaro che scegliere di diventare madre o di non diventarlo porti con sé un mondo: il rapporto con i propri genitori, le norme sociali, i desideri del corpo, la volontà o meno di fare carriera. E in modo più implicito, è la relazione tra essere umano e natura in gioco - se la biologia ci lega agli altri viventi, l’assunzione cosciente della responsabilità genitoriale e la possibilità di scegliere ci gettano forse altrove.

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