Fondazione Fare Cinema
!Xš‚ť‰

Lili Marlene - La Guerra degli Italiani


Regia: Pietro Suber
Anno di produzione: 2020
Durata: n.d.
Tipologia: documentario
Genere: docufiction/sociale/storico
Paese: Italia
Produzione: VideoNews
Distributore: n.d.
Data di uscita:
Formato di proiezione: HD, colore
Titolo originale: Lili Marlene - La Guerra degli Italiani

Sinossi: Lili Marlene č una canzone, scritta durante la prima guerra mondiale ma diventata famosa nel corso del secondo conflitto mondiale, nonostante fosse osteggiata dal regime per il testo antimilitaristico. Della Seconda Guerra Mondiale sappiamo tutto e il contrario di tutto, ma certamente ciň che non sfugge ai piů č l'inizio del conflitto mondiale. Per l'Italia, e soprattutto per gli italiani, č iniziata il 10 giugno 1940. Precisamente 80 anni fa.

Sito Web: http://

Note:
Nella prima puntata di "Lili Marlene - La Guerra degli Italiani" sono raccontate cinque storie, nello specifico:
- “W il Führer- Una giornata particolare” (3 maggio 1938), un rappresentante della comunitŕ ebraica romana racconta quando, da bambina, scese in piazza per festeggiare Hitler durante il suo viaggio a Roma nel ’38.
- “I bambini della Quarta Sponda” (10 giugno 1940), i pochi testimoni rimasti narrano l’incredibile storia di quei 13mila, tra bambini e ragazzi, che nei primi giorni di giugno del 1940, alla vigilia dell’entrata in guerra dell’Italia, lasciarono la Libia per essere riportati in fretta e furia in patria.
- “Le spie del Duce”. Internati da Churchill, uccisi da Hitler (2 luglio 1940), la tragedia dell’Arandora Star. La piů grande strage di migranti italiani all’inizio della guerra, arrestati da Churchill in Inghilterra, spediti in nave in Canada e silurati da Hitler. A raccontare la storia sono i sopravvissuti e i parenti delle vittime.
- “La caduta del Regime” (luglio/settembre 1943), la morte della Patria Fascista. La storia viene narrata attraverso testimonianza di parenti dell’ex Ministro degli Esteri e genero del Duce, Galeazzo Ciano, di ex membri della X Mas e da documenti di archivio che illustrano il dramma vissuto e le violenze subite nei giorni immediatamente successivi al crollo del regime.
- “Io ho visto”. La strage di Civitella Val di Chiana (29 Giugno 1944), il racconto dei sopravvissuti alle stragi nazifasciste e le responsabilitŕ dei partigiani.

Nella seconda puntata sono raccontate altre cinque storie. Nello specifico:
- “Le marocchinate”. Stupri di massa in Ciociaria (14 Maggio 1944), le truppe marocchine agli ordini del Generale francese Juin si scatenano contro le popolazioni locali della Ciociaria, violentando migliaia di donne (e anche qualche ragazzo) di tutte le etŕ. Anna, allora poco piů che adolescente, testimonia l’orrore provato e il dolore che ancora oggi pervade una intera comunitŕ.
- “Caino e Abele: le delazioni” (Estate 1944), il terrore delle delazioni raccontato da una delle vittime: Riccardo Goruppi (Trieste).
- “Io ho visto”. L’eccidio di Sant’Anna di Stazzema (Estate 1944), il racconto degli ultimi sopravvissuti alla strage nazifascista del 12 agosto 1944.
- “Bella Ciao: la Guerra Civile” (1944-1945), la guerra tra partigiani e repubblichini. L’incontro tra una ex ausiliare della X Mas, Fiamma Morini e l’ex partigiano veneto Carlo Bretzel. Proprio Bretzel racconta la sua esperienza.
- "Il dramma dei sommersi, gli incubi dei salvati” (25 aprile 1945), il ritorno delle centinaia di migliaia di prigionieri di guerra e deportati politici e razziali č stata una odissea lunga e faticosa. L’ebrea fiumana Tatiana Bucci, con la sorella piů piccola Andra, viene arrestata con gran parte della sua famiglia e trasferita ad Auschwitz dove finisce nel Kinderblock utilizzato dal Dottor Mengele per i suoi esperimenti sui bambini.


Video


Foto