Sinossi *:
Il protagonista, Andrea, un giovane che lavora per una rivista d'arte, viene invitato a una serata prestigiosa in una galleria privata su un attico romano per intervistare il curatore della mostra, una delle figure più importanti del mondo dell'arte. Mentre cerca il curatore, il protagonista incontra artisti, critici e appassionati, osserva opere d'arte e assiste a performance che rasentano il disturbante. L'ambiente circostante e la retorica pervasiva lo disorientano, spingendolo a mettersi in discussione e a distaccarsi dal contesto, fino a culminare in una catarsi inaspettata.
Questa storia approfondisce il ruolo in evoluzione dell'arte nel mondo moderno.
Cosa definisce un'opera d'arte oggi? È un sogno, una provocazione, una forma di espressione urgente, un ponte verso una realtà trascendente o semplicemente una merce da comprare e vendere? Piuttosto che fornire risposte definitive, la narrazione presenta una crisi che invita all'introspezione.

NOTIZIE 'La Notte della Luna Fertile'



Note:
I quadri e le opere d’arte nel cortometraggio
Tra le opere nella scenografia compaiono i quadri di Giorgio De Chirico (che ispira anche il personaggio Ebdomero dal quadro “Il medidattore”), dei contemporanei Mario Schifano, Antonio Sanfilippo, Renato Guttuso, Giulio Turcato, e delle artiste donne Mani Lorena Tiberi, Martina Cavallo, Diana Pintaldi, Cecilia Dieci, Olimpia Petrini. Compaiono anche le installazioni monumentali di Mimmo Palladino (La Montagna di sale), di Franco Purini e Laura Thermes (Sistema delle piazze) e di Mauro Staccioli (Piramide 38° parrallelo).

Linguaggi e stile
La rappresentazione visiva alterna sequenze dinamiche, ipnotiche e disorientanti a immagini estatiche, oniriche e rito-sacrali su piani di linguaggio ora concettuale, ora sensoriale, per una narrazione che si muove tra realtà e sogno.
La scelta tecnica è stata quella di marcare il contrasto tra le ambientazioni con l’utilizzo del digitale (Arri Alexa Mini LF, lenti Zeiss Super speed) e della pellicola
(super 8 canon 814 autozoom, pellicola kodak vision 3 500t).

Ambientazione
L’ambientazione riprende il concetto di iperculturalità. Viene rappresentata una realtà in cui non esiste più alcuna differenza tra proprio ed estraneo e nella quale avviene una fusione delirante di culture ed espressioni, dirette, criptiche e
disturbanti e di personaggi raffinati e violenti, inseriti nel libero contesto dell'arte contemporanea. Il contrasto, che diventa fusione, avviene anche tra la
colonna sonora di Andrea Camilletti e la musica persiana scritta e suonata da Amir.M Hosseinkhan e Ghazal Azad, poetessa iraniana che è stata censurata
e costretta a lasciare il suo paese e che trova spazio espressivo nella realtà iperculturale del cortometraggio con la sua poesia sulla luna, che prelude il viaggio onirico del protagonista.

Valorizzazione del territorio e del patrimonio culturale
Tra le espressioni artistiche rappresentate emerge la metafisica di Giorgio De Chirico, che richiama l’eco perenne della sospensione e ispira il sogno del
protagonista, esperienza umana e intima che diviene immortale.
Le scene del sogno sono state girate in Sicilia, tra le installazioni monumentali di Gibellina Nuova, costruite da artisti di tutto il mondo a seguito del terremoto di
Gibellina del 1968, e la Fiumara d’arte, un museo all’aperto costituito da una serie di sculture e installazioni distribuite su un'area di oltre venti chilometri lungo gli argini del fiume Tusa. “La Montagna di Sale” di Mimmo Palladino, il “Sistema
delle piazze” di Franco Purini e Laura Thermes e la “Piramide 38° parallelo” di Mauro Staccioli creano un ponte nella contemporaneità con De Chirico, essendo un esempio di metafisica concreta, e diventano scenografie che accolgono lo spettatore, in questo caso il protagonista Andrea, permettendogli di entrare
nell’opera e viverla in prima persona.

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