Regia:
Franco Brogi Taviani
Anno di produzione: 2008
Durata: 90'
Tipologia: documentario
Genere: docufiction/sociale
Paese: Italia
Produzione:
Ager 3
Distributore:
Istituto Luce
Data di uscita: 29/02/2008
Formato di ripresa: HDV
Camera: Sony HDV 1080i
Post Produzione: Digitale LVR. Sviluppo e stampa presso l'
Eurolab di Roma.
Ufficio Stampa:
Ufficio Stampa Cinecittà LuceTitolo originale: Forse Dio è Malato
Altri titoli: Maybe God is Ill - Quizá Dios este Enfermo
Sinossi: Piccole storie che aprono spiragli e visioni sulla grande storia: un viaggio nell’Africa martoriata dalla guerra, la fame e l’Aids, attraverso il Mozambico, l'Angola, l'Uganda, il Senegal, il Cameroun ed il Sud Africa.
Storie di bambini soldato e di bambini accusati di stregoneria. Di uomini e donne, soprattutto donne, che lottano contro la malattia, la miseria, la diaspora dell'emigrazione.
Storie documentarie e di fiction che si intrecciano senza soluzione di continuità, amalgamate dalla colonna sonora che, attraverso le canzoni scritte appositamente per il film e cantate da una grande cantante sudafricana, si fa struttura narrante. Musica vitale e fantastica che si alterna al realismo spietato e tragico con cui si deve fare i conti.
L’intento è quello di narrare la tragedia e la speranza di un grande continente. Tutti sanno che l’Africa è un continente in crisi, ma nessuno pare voglia rendersi conto quanto questa crisi possa coinvolgere il pianeta intero. “Tutto si è fatto globale, tranne le coscienze, specialmente quelle occidentali”. Il film da voce ai protagonisti, quelli veri, quelli nati lì, quelli per cui, spesso, l’orizzonte del futuro è limitato all’arco di una giornata. Voci e visioni che arrivano direttamente alla coscienza.
Sito Web:
http://www.forsedioemalato.itAmbientazione:
Kenia / Guinea / Angola / Uganda / Mozambico / Sud Africa"Forse Dio è Malato" è stato sostenuto da:
Ministero per i Beni e le Attività Culturali (MiBAC)
Ministero degli Affari Esteri
Movimondo
Dokita
Libro sul film "Forse Dio è Malato":
"
Forse Dio è Malato. Diario di un Viaggio Africano"
di Walter Veltroni, 135 pp, BUR Biblioteca Universale Rizzoli, collana Saggi, 2005
Questo libro è il diario di un viaggio fatto nell'Africa dimenticata, quella delle bidonville sommerse dai rifiuti, dell'epidemia di Aids, della violenza indiscriminata, dell'infanzia distrutta dalla malnutrizione, delle malattie e delle droghe. Una testimonianza indignata e sgomenta di un viaggio all'inferno: un inferno senza redenzione, se non fosse per l'opera di volontari, laici e religiosi, missionari e membri di associazioni non governative, che tengono viva, contro ogni logica, la luce della speranza. Questo libro è insieme un tributo a quella speranza e agli uomini e alle donne che l'alimentano e una riflessione politica sulle storture della globalizzazione e le responsabilità dell'Occidente.
prezzo di copertina: 7,50