Sinossi *:
"Anatomia del Silenzio" non è una storia lineare, è una geometria ossessiva.
Il tempo non scorre; si polverizza, come granelli di sabbia, dentro una clessidra rovesciata. I volti delle donne: Non sono solo ritratti, ma passaggi verso architetture interiori. I loro occhi contengono sogni. E gli uomini semplici presenze di passaggio, fatti di ombra e di una materia che la carezza non riconosce. C’è il movimento. Il richiamo ossessivo delle spirali, che si avvitano all'infinito, cercando un centro che esiste solo nella propria ansia. La tensione, l'unica costante: la molla d'acciaio che vibra, imprigionata tra due assoluti e l’unica cosa che lega la carne al vuoto. Gli spazi che non contengono muri , riflettono le distanze. L'architettura non è un contenitore; è un linguaggio senza porte. Solo transiti. Anatomia del Silenzio è un'esperienza dove ogni volto e ogni oggetto è la chiave per un sogno inafferrabile che non puoi abbandonare.

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