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GIORGIO RISI - Un museo del cinema "privato" a Torino


GIORGIO RISI - Un museo del cinema
“Siamo la città del cinema per eccellenza, il mio è un omaggio dovuto”. Con queste parole Giorgio Risi, titolare dell’omonima agenzia di produzione e post produzione pubblicitaria, nata 28 anni fa in Piemonte, una delle prime d’Italia, presenta il progetto dedicato alla settima arte e realizzato all’interno della sede torinese della Risi, in Lungo Dora Colletta 95, decisamente molto di più di una “semplice” azienda.

Si tratta di uffici e studi di posa dove non solo ogni anno vengono realizzati centinaia di progetti per i più importanti marchi nazionali ma di una vera Cinecittà della comunicazione pubblicitaria e delle creatività che, in quanto tale, deve essere percepita – sia dagli addetti ai lavori, il dream team di Risi, sia dai clienti – come un luogo confortevole e all’avanguardia.

Un luogo in cui juke box originali sono in dialogo con opere di arte contemporanea, con vinili, con chitarre appartenute a rock star e in cui è stato realizzato un vero e proprio mini museo del cinema allestito lungo il corridoio che mette in collegamento il grande foyer dell’agenzia con gli studi e gli uffici tecnici.

E’ qui che il visitatore si può immergere nel fantastico universo delle saghe di “007”, di “Matrix”, di “Fantozzi, di “Indiana Jones” per concludere con “Kill Bill” e la Walk of Fame riportante il nome di ognuno dei collaboratori dell’agenzia.

“Il cinema italiano è nato a Torino alla fine del 1800 e non a Roma. Cinecittà è nata nel 1937 quando Torino aveva già realizzato quasi un centinaio di film. In questa città è nata una vera e propria industria cinematografica con una quindicina di studi e un numero considerevole di addetti ai lavori – commenta Risi -. Nel 1914 a Torino è stato girato Cabiria di Giovanni Pastrone, il primo colossal della storia del cinema mondiale. Cinecittà diede seguito alla storia del cinema solo negli anni successivi. Ecco perché non potevo non fare qualcosa per il cinema. Questo spazio, inoltre, vuole essere un regalo per i miei collaboratori che devono vedere nell’azienda in cui ogni giorno lavorano anche un luogo di confort, relax e, perché no, divertimento”.

Frutto della passione e della professionalità di Giorgio Risi (tra l’altro laureato in Architettura) e del suo staff, ogni sezione del percorso è stata realizzata con materiale ricercatissimo, assolutamente originale. Si parte così da “007” e quindi dalle locandine e dagli spezzoni dei 23 film che si ripetono ininterrottamente, così come le sigle montate dai tecnici dell’azienda in un unico video. In mostra anche la storica pistola di James Bond, la Walter PPK, ovviamente originale. Non solo video e oggetti di scena, per ogni saga è presente anche una parte audio grazie alla quale, schiacciando semplicemente un bottone, è possibile riascoltare colonne sonore e frasi cult da “Mi chiamo Bond, James Bond” alle freddure del Ragionier Fantozzi. Ricchissima, in questo caso la parte di manifesti e locandine originali. L’avventura continua con “Matrix”, con la ricostruzione della grotta di “Indiana Jones” per concludersi con l’universo in giallo di “Kill Bill”, una sezione dove, oltre a manifesti e abiti originali, si può ammirare la Katana originale di Hattori Hanzo: “Non quella usata nel film – specifica Risi – ma identica poiché realizzata dagli stessi maestri giapponesi a cui si è rivolto Quentin Tarantino”.

10/05/2024, 10:13