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FUGA DAL CALL CENTER - L'1 maggio in pellicola a Milano


FUGA DAL CALL CENTER - L'1 maggio in pellicola a Milano
“Precarietà, incertezze, sogni, aspettative e ambizioni della nuova generazione di lavoratori: questa la realtà fotografata e raccontata da Fuga dal call center di Federico Rizzo”.

Queste parole sono di 15 anni fa, ma sono oggi più attuali che mai, come è terribilmente attuale questo film, una delle pellicole più significative del panorama del cinema indipendente milanese degli inizi degli anni duemila. Fuga dal call center è infatti nato dall’incrocio appassionato di grandi professionisti del cinema, giovani tecnici e attori, volti intensi e talenti promettenti, come i due protagonisti Angelo Pisani e Isabella Tabarini. Molti di loro, insieme al regista Federico Rizzo saranno presenti in sala lunedì 1° maggio al cinema Mexico di Milano alle 21.30 per festeggiare i 15 anni dalle riprese di quello che può a pieno titolo essere considerato il film ritratto di una generazione.

Fuga dal call Center nasce lontano da costruzioni artefatte e calcoli a tavolino e trae invece linfa creativa proprio dalla vita di un’intera generazione: giovani, eroi post-moderni in fuga dal precariato professionale ed esistenziale.

Le interviste raccolte dal regista in numerosi call center di tutta la penisola, diventano il contrappunto realistico di un lucido affresco sociale che non rinuncia a farsi commedia romantica, a tratti grottesca, intrisa di humor nero. Materiale magmatico, pulsante della realtà e linguaggio eclettico, che passa dal cinema alla tv, al fumetto, con la stessa curiosità e libertà “precaria” che caratterizza lo spirito e la cultura dei giovani, che il film ritrae e a cui è dedicato.

Il film narra la vita e le vicende sentimentali di Gianfranco (Angelo Pisani) - giovane precario dei giorni nostri, catapultato dalla gioia di una laurea a pieni voti in vulcanologia direttamente in un call center - e della fidanzata Marzia (Isabella Tabarini), costretta a lavorare come centralinista in un telefono erotico per mantenersi agli studi. Nonostante l’entusiasmo e la buona volontà, la vita è dura, monotona e soprattutto terribilmente cara! Il precariato lavorativo finisce così per diventare anche precarietà dei sentimenti intaccando la sfera privata e affettiva dei protagonisti e rischiando di travolgere ogni cosa.

L’alchimia produttiva di Fuga dal Call center è stata quella di fare sistema attorno ad un progetto, creando una rete di professionalità e di collaborazioni per raccontare storie forti ma soprattutto per far conoscere quella faccia della realtà spesso trascurata dal cinema main stream.

Una formula vincente in cui sono stati coinvolti anche istituzioni (Regione Lombardia, Provincia di Milano, Comune di Milano e Comune di Sesto San Giovanni) e diverse associazioni e sindacati (Camera del Lavoro Metropolitana di Milano, CGIL Lombardia, SLC-CGIL Milano, ARCI).

Fuga dal call center ha inoltre potuto valersi della collaborazione di alcune tra le professionalità di maggiore spicco del panorama cinematografico italiano, quali per esempio Luca Bigazzi alla direzione della fotografia e Carlotta Cristiani alla supervisione del montaggio. Anche il cast artistico è stato impreziosito dalla partecipazione di attori del calibro di Paolo Pierobon e dai cammei di Tatti Sanguineti, Natalino Balasso e Debora Villa.

28/04/2023, 15:53