Il film-documentario mi è piaciuto molto. Triste ma vero ... Ci ho portato anche mia figlia di 11 anni ed alla fine del film le ho detto: "Ora dovresti capire meglio perché non ti faccio vedere 'certi' programmi" in TV". Complimenti al regista!
Bellissimo film
Il documentario di Gandini mi ha davvero colpita positivamente e trovo che completi bene il lavoro di riflessione di Lorella Zanardo e Marco Chindemi ("Il corpo delle donne"), fotografando la società come un "ecosistema" con la sua "fauna" e le sue dinamiche, facendolo in modo oggettivo e sobrio. "Videocracy" non serve a far odiare di più Berlusconi, serve a far smettere di ridere una volta per tutte di Berlusconi e di prendere sottogamba la sua "politica culturale", come fanno spesso e volentieri all'estero (vivo all'estero da 15 anni). E funziona, a quanto ho visto in sala ieri. Molti in Italia dicono: non c'è niente che non sapessimo già dai giornali.. La tristezza a risvolti comici del giovane Ricky. L'oscenità di Fabrizio Corona che quando si guarda allo specchio, non vede una persona: vede una mazzetta di denaro. L'incubo di Lele Mora nel suo total white che esibisce serafico il nokia a suoneria fascista e display con croci celtiche. Non c'è giornale che tenga il confronto.
Ho visto questa sera il film ed ho letto il commento della nostra Claudia Verardi (che condivido). No mi sorprende che il film è stato proiettato due volte oltre al previsto a Venezia. Ottimo montaggio di immagini (parlano da sole) con piccoli inserimenti da "grillo parlante" del regista Eric Gandini. Vorrei sottolineare che il protagonista non è il nostro presidente del consiglio (anche se potere ed immagine sono le sue basi di vita) ma due figure mediatiche dei nostri giorni, Lele Mora e Maurizio Corona. In questo strano mondo di comunicazione ci chiediamo come queste due figure possano occupare le rubriche televisive, i telegionali e la carta stampata. Il regista ci fà capire che purtroppo siamo noi a volerlo. E' un po' triste ma oggi apparire è tutto. Spero che questo film (consigliato) possa portarci a capire la necessità di una nuova rivoluzione culturale, alla ricerca costante della verità, nelllo sforzo dell'approfondimento delle notizie e nel rispetto delle persone, dando un calcio a quella superficialità che ci sta appiattendo le menti.