Germano Sartelli


Filmografia dal 2000:

Biografia:
Artista italiano del '900 indicato più volte quale precursore, artista in anticipo su movimenti e correnti. Dal 1938 al 1944 frequenta nella città natale il laboratorio dell'intagliatore ligneo Gioacchino Meluzzi. Nella stessa cittadina prendono avvio le sue prime sperimentazioni artistiche condotte attraverso un isolato e paziente tirocinio. Dalla fine degli anni Quaranta comincia a misurarsi con la scultura. La sua ricerca sui materiali rivela fin da subito una innata capacità nello scovare il senso del prodigio nelle cose, nelle più logore e insospettabili, dando il via a una personalissima relazione tra consueto e desueto. Caratteristica preponderante delle sue opere è l'uso di materiali "anomali" attinti al mondo vegetale che con il trascorrere del tempo sono stati integrati con i residuati metallici della moderna siderurgia oltre al ferro, il rame, il piombo, l’acciaio. Espone per la prima volta a Bologna, nel 1958, al Circolo di Cultura, presentato dallo Storico Dell'arte Maurizio Calvesi che, insieme ad Andrea Emiliani, rimarrà uno dei suoi più fedeli esegeti. Nel 1950 ottiene l'incarico di insegnante di pittura nell'Atelier dell'Ospedale psichiatrico "Luigi Lolli" di Imola e nel 1954 a Roma, presso la Fondazione Besso, coordina ed organizza la prima mostra italiana di opere dei degenti; l'esposizione suscita grande interesse sia in campo sia artistico sia medico clinico. Nel 1962 gli viene conferito il premio per la scultura dal Ministero della Pubblica Istruzione e, due anni più tardi, è invitato da Maurizio Calvesi a
partecipare alla XXXII Biennale di Venezia. La sua ricerca artistica, in continua evoluzione, è caratterizzata da uno specifico e costante lavoro di sperimentazione su vari materiali. Le prime sculture sono in legno e ferro, cui seguono stracci, fili metallici, cicche e cartine di sigarette, poi vimini, paglie, ragnatele, ciocchi di legno, ferro, lamiere e metalli. La produzione pittorica e scultorea di Saltelli è stata presentata in numerose mostre personali e in molte rassegne collettive. Hanno scritto del suo lavoro critici e storici dell'arte tra i quali: Maurizio Calvesi , Andrea Emiliani, Pier Giovanni Castagnoli , Claudio Spadoni, Claudio Cerritelli , Rosalba Pajano , Marisa Vescovo Roberto Daolio , Dario Trento.
(ultima modifica: 11/12/2015)



Premi e nomination